“L’Amministrazione Comunale di Picerno sulla vicenda connessa al progetto di realizzazione di un Radar meteorologico della Protezione Civile Nazionale su Monte Li Foj non ha mai avuto tentennamenti o incertezze: il radar meteorologico non deve essere installato nel sito individuato dalla Protezione Civile. E finora abbiamo messo a punto ogni utile azione per il raggiungimento di questo obiettivo”. E’ quanto dichiara il Sindaco di Picerno Giovanni Lettieri che, in risposta alla notizia diffusa a mezzo stampa dal capogruppo del gruppo consiliare “Vince Picerno” Valeria Russillo, aggiunge che “ogni azione finalizzata a strumentalizzare la vicenda per cavalcare l’onda del consenso e tentando di delegittimare l’operato dell’amministrazione Lettieri, non contribuisce certamente alla chiarezza che il consigliere Russillo auspica. Ed è proprio per allontanare ogni inutile dubbio in merito alle presunte mancanze da parte dell’Amministrazione che guido, che appare doveroso ripercorre le tappe principali che hanno riguardato l’iter in questione, iniziato addirittura agli inizi del decennio scorso”.
“Che la Protezione Civile Nazionale avesse individuato il sito di Monte li Foj come ultimo di 11 siti scelti per ospitare la realizzazione di un radar per le previsioni meteorologiche è un fatto certamente noto al consigliere Russillo – continua il primo cittadino di Picerno – che nel corso del suo mandato da Sindaco non ha posto in essere nessuna azione per contrastarne l’installazione; anzi, come affermato da alcuni responsabili della protezione civile nazionale, aveva dato all’inizio assenso al progetto. L’unico “no” deciso alla realizzazione dell’opera nella zona prescelta dalla Protezione Civile è stato quello espresso in occasione delle Conferenze di servizi appositamente convocate nei primi mesi del 2016. Un “no” motivato dalla volontà dell’Amministrazione di preservare, in linea con la strategia di valorizzazione del Monte Li Foj, il sito prescelto che proprio per la sua ricchezza di flora e fauna rientra tra i siti della Rete Natura 2000 della regione Basilicata.
Ed è solo in virtù di tale espresso dissenso che l’Amministrazione Lettieri ha potuto ricorrere al TAR quando la Protezione Civile, in esito alle Conferenze di Servizi, ha avuto il via ai lavori. Durante l’incontro dello scorso 22 settembre, proprio alla presenza di alcuni rappresentanti delle contrade interessate sono state chiarite le motivazioni della mancata costituzione del Comune al Consiglio di Stato: a dispetto della denuncia di immobilismo fatta dal gruppo “Vince Picerno” è mio dovere comunicare ai cittadini che subito dopo aver fatto ricorso al TAR abbiamo dato inizio ad una serrata trattativa – che ha visto coinvolti Regione, Università, CNR – per dislocare il radar in una zona già fortemente antropizzata. Peraltro, gli adempimenti che potrebbero consentire alla Protezione Civile di iniziare i lavori nel sito prescelto sono a carico del Comune di Picerno. Questi due fatti – conclude il Sindaco di Picerno – da soli bastano a far comprendere come la costituzione al Consiglio di Stato avrebbe rappresentato un grave quanto inutile onere a carico del bilancio comunale. Come rappresentanti del popolo siamo chiamati ad orientare le nostre scelte anche in funzione dell’efficacia e dell’economicità delle stesse”. “Ad ogni modo” fa sapere il Sindaco di Picerno “si svolgerà a breve l’Assemblea aperta ai cittadini alla quale sono stati invitate, come concordato, le amministrazioni dei comuni limitrofi. Faremo, pertanto, ulteriore chiarezza su una vicenda che, se non condotta nei modi giusti, potrebbe addirittura mettere a rischio la salvaguardia del nostro territorio protetto. Infine, sempre secondo gli accordi intercorsi lo scorso 22 settembre, è stato già fissato per il prossimo 7 ottobre un incontro tra una rappresentanza dei cittadini delle contrade interessate e l’Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata”.
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