Il consigliere del M5s evidenzia “criticità degli operatori di Lavello e del Vulture Alto Bradano anche a causa delle falle gravi in quella che dovrebbe essere la struttura di riferimento per il settore agricolo: il Consorzio di Bonifica della Basilicata”
“Gli agricoltori di Lavello e dell’Alto Bradano sono alle prese in questi giorni con la raccolta del pomodoro. Una campagna agricola che ha ricadute e ripercussioni importanti non solo da un punto di vista economico ma anche sociale, considerato il coinvolgimento di numerosi lavoratori stranieri. Quello che era ed è tuttora definito ‘l’oro rosso’ rischia, però, di non essere più una risorsa preziosa per i nostri territori. Alle condizioni meteo mutate, caratterizzate dai cambiamenti climatici e da improvvise e dannose precipitazioni, si aggiungono falle gravi in quella che dovrebbe essere la struttura di riferimento per il settore agricolo: il Consorzio di Bonifica della Basilicata. Un tempo fungeva da supporto per gli agricoltori e i piccoli proprietari terrieri. Oggi invece riserva spesso spiacevoli sorprese ed è poco efficiente, oltre che, da quanto consta, molto indebitato”.
Lo evidenzia il consigliere regionale del M5s, Gianni Leggieri che aggiunge: “Mi giungono dagli agricoltori di Lavello e dell’area Nord della Basilicata numerose segnalazioni sulla mancata, costante erogazione dell’acqua per irrigare le coltivazioni di pomodoro. Inefficienze che hanno messo a dura prova il lavoro di chi, ogni giorno con dedizione, si reca nei campi per far giungere sulle nostre tavole un prodotto apprezzato in tutto il mondo. Assistere a situazioni del genere, che arrecano danni per chi pianifica le attività delle proprie imprese agricole, non sono più tollerabili”.
“C’è bisogno – conclude – di strutture che vengano incontro ai settori produttivi della Basilicata e che non le ostacolino o peggio danneggino. Per questo metterò in essere ogni iniziativa utile per chiarire ancora meglio quanto successo nel lavellese e nell’area Nord della regione”.