I responsabili dello stabilimento potentino dopo aver evidenziato alcune questioni hanno ribadito che il Gruppo Pittini persegue “obiettivi comuni di salvaguardia dello stabilimento e del territorio”
La questione Siderpotenza all’attenzione dei lavori della terza Commissione di oggi. Auditi i responsabili dello stabilimento Siderponteza, il direttore Marco Minini e il responsabile delle risorse umane Filippo Pighin e l’assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Raffaele Liberali.<br /><br />Il Presidente dell’organismo Pietrantuono, nel presentare ai componenti della Commissione il direttore della Siderpotenza, Marco Minini, ha sottolineato che “non è intenzione della Commissione entrare nel merito delle ultime vicende giudiziarie ma, come sollecitato dal consigliere Romaniello, comprendere le dinamiche legate ai futuri investimenti”.<br />Il direttore Minini, dopo aver ricordato la storia del gruppo Pittini, nato intorno agli anni 60 e caratterizzatosi nel corso degli anni come punto di riferimento di rilevanza internazionale nel settore degli acciai destinati all’edilizia, ha ribadito che per il gruppo lo stabilimento Potenza riveste una posizione di grande importanza. “Affrontiamo qui – ha sottolineato il Direttore dello stabilimento – argomenti più volte sviscerati in occasione di riunioni sindacali e, ultimamente, durante l’incontro del 1 dicembre scorso in Regione, per ribadire che ci sono degli obiettivi comuni di salvaguardia dello stabilimento e del territorio. E’ indispensabile dire che la siderurgia sta vivendo una crisi violenta e che non si intravedono soluzioni nell’immediato, per cui lo stabilimento di Potenza, ovviamente, si ritrova ad esserne condizionato. Una situazione generale preoccupante che si aggrava ancor di più per una serie di questioni locali legate alle procedure autorizzative, alla disponibilità della cava Pizzichillo, alla piena disponibilità di terreni recentemente acquistati ai fini di razionalizzare la logistica dello stabilimento e la delocalizzazione di impianti già esistenti e al completamento del raccordo ferroviario.<br /><br />Una fotografia della situazione che sta vivendo lo stabilimento di Potenza tratteggiata ancor più nei particolari dall’ingegner Pighin, il quale si è soffermato sulla tempistica legata ai processi autorizzativi, "tempi lunghi che rischiano di compromettere il già difficile cammino della Siderpotenza". “Una considerazione da fare rispetto allo stabilimento, senza entrare nel merito di provvedimenti giudiziari – ha precisato – è che il sequestro che ancora pende sulla Siderpotenza costituisce un vincolo forte alla piena utilizzabilità dello stabilimento. Rispetto al sequestro ribadisco che l’Azienda, al di là di quelli che sono i legittimi passi che la magistratura andrà a mettere in atto, farà tutto quanto per continuare a portare avanti la mission dell’azienda in terra lucana”.<br /><br />L’assessore Liberali, intervenuto sulla questione, ha reso noto che una task force seguirà passo dopo passo la questione legata alla Siderpotenza. Oggi pomeriggio già una prima riunione per fare il punto dello stato di avanzamento sulle varie attività in corso. “L’orientamento della Giunta regionale – ha precisato – è di prevedere con il collegato alla Finanziaria una norma che permetterà di sbloccare la variante al piano consortile dell’Asi di Potenza. Uguale attenzione sarà riservata all’autorizzazione Aia, il cui rilascio è previsto per il 31 gennaio 2015”.<br />“Per quanto riguarda il nodo ferroviario – ha dichiarato l’Assessore – c’era un problema di finanziamento, problema risolto con l’individuazione delle risorse utili per coprirne il costo che ammonta a due milioni e mezzo. A questo punto il dipartimento Infrastrutture della Regione sta finalizzando con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) il progetto esecutivo per permettere la sua realizzazione nei tempi più brevi”.<br />Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Romaniello (Gm), Giuzio e Santarsiero (Pd) e Rosa (Lb-Fdi).<br /><br />L’assessore Raffaele Liberali ha poi presentato ai componenti della Commissione il Ddl riguardante la promozione e lo sviluppo della cooperazione.<br />“Il movimento cooperativo lucano – ha fatto presente l’Assessore - è radicato nella realtà economica e sociale della regione ed è in grado, se sostenuto adeguatamente, di esprimere ulteriori margini di sviluppo. Il settore, nel 2013, secondo le rilevazioni di Unioncamere, ha programmato 73.500 nuove assunzioni. La cooperazione mostra anche interessanti fenomeni d’innovazione produttiva e fa segnare risultati significativi anche nel settore culturale. Da qui l’esigenza di un aggiornamento legislativo che – ha sottolineato Liberali – da un lato restituisca al territorio il valore dell’offerta cooperativistica e dall’altro ne qualifichi il livello di competenza partecipativa al profilo unitario della programmazione regionale”.<br />Il disegno di legge ha tra le finalità la partecipazione democratica dei cooperatori alla governance della società; la nascita di nuove imprese cooperative e la loro crescita dimensionale, nonché lo sviluppo e il consolidamento di quelle esistenti; la costituzione di cooperative di comunità finalizzate ad autoalimentare l’azione e il processo di sviluppo locale sui valori di produzione socio-economica e di partecipazione del capitale relazionale; l’animazione della cultura e della pratica cooperativa; la promozione e la realizzazione di progetti d’innovazione e di sviluppo cooperativo il ruolo della cooperazione di credito.<br />Confermato l’Albo regionale delle società cooperative, quale elemento di aggiornamento e d’informazione per la programmazione di settore, e prevista l’istituzione della Consulta per la cooperazione, quale occasione di confronto istituzionale sulle politiche di sviluppo.<br /><br />In merito alla pdl concernente la "Conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico", d'iniziativa dei consiglieri regionali Robortella (Pd) e Pietrantuono, la Commissione prenderà in esame gli emendamenti presentati dai consiglieri per poi giungere all’approvazione del testo.<br /><br />Ai lavori erano presenti, oltre al presidente Pietrantuono (Psi), i consiglieri Bradascio (Pp), Giuzio, Santarsiero e Robortella (Pd), Leggieri (M5s), Romaniello e Pace (Gm), Mollica (Udc), Rosa (Lb-Fdi), e Castelluccio (Pdl-Fi).<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />