Il capogruppo del Pd: “D’accordo con la Sel, rigore, coraggio e coesione nelle scelte ambientali da parte dell’intero centrosinistra”
“L’intervento del consigliere Romaniello sulla questione ambientale è da noi assolutamente condiviso. Mi affretto a dichiararlo, oltre i lamenti delle prèfiche e resistendo alla presunzione dei fustigatori professionali”. E’ quanto dichiara il capogruppo del Pd, Vincenzo Viti aggiungendo “mi limito a richiamare almeno tre argomenti che considero fondati. Accanto alla doverosa ricerca di errori, omissioni e sottovalutazioni, è necessario porsi il problema del ‘che fare’ da subito, aggredendo i fattori di debolezza e puntando decisamente sull’impiego di competenze, tecnologie, misure e strategie avanzate. Cosi che la Basilicata si proponga come un modello nel quale conoscenza, prevenzione, trasparenza ed efficienza si incontrino contribuendo anche a cambiare i costumi della politica e restituendole il compito di orientare le scelte e fissare obiettivi, piuttosto che ‘entrare’ nelle acque oblique della intendenza”.
A parere del capogruppo del Pd “si tratta perciò di operare, come Romaniello giustamente osserva, sulla base di queste convinzioni, piuttosto che urlare alla luna, e rivendicando, ognuno, una speciale vocazione al martirio e al protagonismo”. “Il silenzio, poi, che è entrato rumorosamente fra gli argomenti di un’accusa insistita e aggressiva rivolta prevalentemente al Pd – aggiunge Viti – non è altri che il segno dell’attesa doverosa che strumenti di investigazione adeguati, quindi non collusivi, chiariscano senza ombra di dubbio responsabilità e deficit, così da aprire la strada a progetti persuasivi e al reclamato salto di qualità nelle politiche di monitoraggio, tutela della salute e sicurezza ambientale”.
“Gli approfondimenti che avranno luogo sin da domani in terza Commissione con esperti, forze sociali e rappresentanze consiliari in vista della riunione del Consiglio regionale del 3 di novembre prossimo e la Commissione di Inchiesta, sostenuta unanimemente – dice Viti – sono il frutto di scelte trasparenti che la politica compie percorrendo la strada di un’autonoma assunzione di responsabilità che non interferisce, né potrebbe, sull’azione che la Magistratura sta sviluppando con grande equilibrio”. “Terzo motivo di condivisione – concludo il capogruppo del Pd – è l’appello allo spirito di coalizione del centrosinistra. Ciò che, per non risolversi in una evocazione spiritica, chiama in causa la piena condivisione di valori e obiettivi che la diffusa sensibilità civile e il contributo del dibattito pubblico sollecitano alle forze del centrosinistra e fondamentalmente all’intero campo delle forze politiche, in un tempo nel quale questione ambientale, coincidendo con questione sociale, pretende che gli indicatori di civiltà si elevino al di sopra del mediocre spaccato che emerge dalla lettura degli atti processuali”.