Nel documento, sottoscritto da consiglieri di tutti i gruppi consiliari, si esprime solidarietà al “Quotidiano della Basilicata”, dopo che, a seguito delle critiche del giornale, l’Anas ha disdetto un contratto pubblicitario
"Piena e totale solidarietà al direttore, alla redazione e all’editore de ‘Il Quotidiano della Basilicata’, chiamati a svolgere la necessaria e delicata funzione di informazione dei cittadini e di controllo democratico nei confronti delle istituzioni, in ogni loro articolazione”, viene espressa in una mozione presentata oggi dal consigliere regionale Vincenzo Santochirico (Pd) “in relazione all’azione ritorsiva dell’Anas”, che a seguito delle polemiche seguite ai servizi giornalistici del Quotidiano sui disagi patiti dagli automobilisti sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria ha deciso di disdire i contratti per le inserzioni pubblicitarie sul giornale.
Il documento, sottoscritto anche dai consiglieri Dalessandro, Straziuso, Robortella e Viti (Pd), Romaniello (Sel), Mazzeo Cicchetti (Idv), Rosa e Pagliuca (Pdl), Navazio (Ial), Mollica (Mpa), Falotico (Plb) e Vita (Psi), impegna il presidente della Regione “a compiere tutti gli atti e i passi ufficiali necessari nei confronti del Governo nazionale e dell’Anas perché quest’ultimo ente eviti pratiche di discriminazioni e ritorsione nei confronti della stampa locale, nella fattispecie verso il Quotidiano della Basilicata, per le opinioni espresse e sia garantita la piena libertà di stampa e di informazione”.
“E’ interesse fondamentale della comunità regionale preservare la libertà di stampa non solo in astratto, ma anche in concreto, garantendo che la stampa locale non sia discriminata per le opinioni che esprime, tanto più da soggetti pubblici che operano nella nostra regione e in collegamento con essa” si legge ancora nel documento che incoraggia “il sistema regionale dell’informazione, impegnato nel difficile compito di offrire il resoconto dei fatti e degli accadimenti in piena armonia, senza compromessi e senza alcuna subalternità, configurandosi tale ruolo quale forma di garanzia di libertà e indipendenza”.