“C’è una Basilicata Rurale – conclude l’assessore Luca Braia – che vuole andare al centro delle attenzioni della politica e della comunità e che vuole interpretare al meglio quel sentimento di riscatto che ha già cominciato a dimostrare con Matera della Capitale Europea della Cultura 2019”.
Chiudiamo la programmazione 2007-2013 – dichiara l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia – in un luogo simbolico delle aree rurali e interne della Basilicata che vuole farcela. Un luogo da cui ripartire subito avviando la nuova programmazione. Tante le presenze al tavolo del Comitato di Sorveglianza e nell’uditorio, segno di una chiara condivisione della sfida collettiva che stiamo mettendo in campo durante questo fine 2015 con una ampia partecipazione e il lavoro di un Dipartimento che, come una squadra unita, non ha mai smesso di credere che riportare l’agricoltura al centro delle politiche di sviluppo della nostra regione fosse la strada da perseguire.
Ce la facciamo se tutti lavoriamo insieme con determinazione e coraggio. Dobbiamo investire su un territorio che deve essere sempre più consapevole delle sue potenzialità. Tiriamo oggi le somme di una fase importante di programmazione caratterizzata da luci ed ombre per impegnarci a vivere la successiva, che ci vedrà protagonisti di uno sviluppo con una logica totalmente diversa che è quella di una Basilicata che vuole essere modello dell’intero mezzogiorno. Non più la logica assistenziale: al centro delle nostre attenzioni ci siano gli investimenti produttivi e non più le spese dietro il cui termine si possa intendere uso infruttuoso delle risorse.
Costruiremo un contesto competitivo semplificando, laddove possibile, le procedure, realizzando bandi omogenei ed accessibili quindi adeguati alle potenzialità dei partecipanti, renderemo più semplice l’accesso al credito e spingeremo sull’organizzazione del sistema delle filiere produttive, cercheremo la sinergia, fino ad oggi non perfetta, con gli altri fondi comunitari su infrastrutture e servizi minimi che servono al sistema agricolo e alle comunità rurali come, ad esempio, infrastrutture, viabilità, sistemi idrici ecc.
Tra i più importanti meriti ascrivibili al PSR 2007-2013 l’aver deciso, da una parte, di investire sui giovani e sui miglioramenti aziendali oltre le 740 unità e, dall’altra, di investire per dare garanzia a tutti e a prescindere offrendo la possibilità di poter agganciarsi alla banda larga, azzerando il digital divide della Regione Basilicata.
Ora dobbiamo fare un salto in avanti e investire sulla valorizzazione, sulla commercializzazione e marketing dei nostri prodotti e dei nostri territori, non solo sulla produzione, per dare valore aggiunto e restituire reddito agli agricoltori.
Agro-ambiente, acqua e forestazione da vivere nella dimensione non solo della tutela, ma della valorizzazione di una biodiversità straordinaria che è un patrimonio indennitario unico della nostra regione, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale. L’attività ancora in corso del PSR 2007-2013, che terminerà il 31 dicembre 2015, vuole migliorare una capacità di spesa che supera, ad oggi, il 92%.
Dobbiamo proseguire con il sistema virtuoso e la tensione collettiva messi in campo negli ultimi 7 mesi recuperando il gap e le criticità sempre nella dimensione della corresponsabilità. La nuova programmazione 2014-2020 partirà ufficialmente il 27 e 28 gennaio 2015 alla presenza della Comunità Europea.
C’è una Basilicata Rurale – conclude l’assessore Luca Braia – che vuole andare al centro delle attenzioni della politica e della comunità e che vuole interpretare al meglio quel sentimento di riscatto che ha già cominciato a dimostrare con Matera della Capitale Europea della Cultura 2019.
BAS 05