Provincia Pz, IV commissione su disagio mentale

“Non c’è salute, senza salute mentale”. Partendo da questo presupposto, la quarta commissione consiliare della Provincia di Potenza, presieduta da Antonio Rossino, nella seduta di questa mattina, ha discusso sulla questione della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) e in più in generale sulla necessaria inclusione sociale delle persone affette da problemi psichiatrici.
All’incontro ha partecipato anche il direttore del Dipartimento salute mentale Asp e componente del gruppo tecnico interregionale salute mentale Alfonsina Guarino, la quale ha sollecitato la creazione di una rete più stretta tra Dipartimento, Regione, Provincia, Comuni e Caritas per offrire delle reali opportunità lavorative e di emancipazione alle persone che, dopo aver scontato la pena negli Opg o aver risolto i problemi di disagio mentale, hanno il diritto di essere inserite a pieno titolo nel contesto sociale. “Proprio in un momento di crisi economica, come quello che stiamo vivendo – ha aggiunto Guarino – le istituzioni hanno il compito di tutelare ed agevolare le fasce più deboli. Credo sia importante non solo permettere a quelle poche persone lucane ancora presenti negli Opg ma anche a tutte le altre che sono afflitte da patologie psichiatriche, di poter godere di percorsi reali di riabilitazione e di inserimento lavorativo”.
Da qui la richiesta di collaborazioni e sinergie più strette con la Provincia di Potenza, in particolare con i Centri per l’impiego disseminati sul territorio e con l’Agenzia provinciale per la Formazione e l’orientamento (Apof-il), che potrebbero rappresentare uno strumento importante per il reinserimento lavorativo e un supporto alle famiglie.
Il presidente Rossino, accogliendo l’istanza del direttore Guarino e dei componenti della commissione, ha annunciato che la stessa quarta commissione si farà carico di sollecitare sia l’assessore alla Formazione Vitantonio Rossi, sia l’assessore alle Politiche sociali Paolo Pesacane, per mettere in campo delle risposte che rappresentino un aiuto concreto alle persone in difficoltà, come già è stato fatto con progetti dedicati ai diversamente abili (64 work experience per favorire l’inserimento occupazionale di persone disabili e soggetti svantaggiati” in Val d’Agri e 16 convenzioni ex art. 11 della legge 68/1999 per l’inserimento lavorativo di 35 persone disabili). (r.a.)
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