Provincia Pz, approvati Piani operativi e fondi Comunità montane

Approvati all’unanimità, nel corso del Consiglio provinciale di oggi, i Piani operativi annuali (dal 2004 al 2008) della Comunità montana Alto Bradano e i fondi residui annualità 2004-2005 e quelli relativi alle annualità dal 2006 al 2008 della Comunità montana Alto Agri, per interventi migliorativi e infrastrutturali.
Il Consiglio ha approvato anche, con l’astensione del consigliere Michele Sonnessa (Pd), la disdetta di adesione all’Uncem (Associazione nazionale Comuni e Comunità enti montani), a seguito di recenti provvedimenti legislativi finalizzati alla contrazione progressiva della spesa pubblica e alla riduzione dei trasferimenti erariali e in quanto nella riorganizzazione del “sistema montano” sono attualmente in fase di verifica le competenze istituzionali e le funzioni relative all’attuazione di politiche regionali a proiezioni territoriale.
Infine, si è discusso di due interrogazioni: l’una presentata dai capigruppo Aurelio Pace (Gruppo misto) e Giuseppe Nella (Psi) sulla soppressione di alcune dirigenze scolastiche; l’altra presentata dal consigliere Antonino Capuano (Pdl) relativa alla Sp 48.
In particolare, Pace e Nella, pur consapevoli di quanto già contenuto nel piano di dimensionamento scolastico approvato lo scorso 14 dicembre, hanno chiesto al Consiglio provinciale di trasmettere l’interrogazione e la relativa discussione alla competente commissione regionale, “per salvaguardare la dirigenza scolastica nel comune di Filiano, dove, al di là dei numeri, vanno tenute presenti alcune specificità di un territorio vasto e con problemi di collegamento”.
“Il piano di dimensionamento approvato, oltre alle previsioni normative – ha spiegato l’assessore alla Pubblica istruzione Rosaria Vicino – tiene conto delle vocazioni territoriali, delle richieste dei Comuni, delle istituzioni scolastiche e di quanto emerso nei numerosi incontri territoriali a cui hanno partecipato sindaci, dirigenti, docenti e sindacati, per conciliare le esigenze territoriali con la razionalizzazione della rete scolastica, al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa e rendere efficiente ed efficace il sistema dei servizi scolastici. Il piano, approvato dal Consiglio provinciale di Potenza il 14 dicembre scorso, condiviso con il Dipartimento Regionale alla Formazione e con il Tavolo Tecnico Interistituzionale, ci ha messo nelle condizioni di anticipare, di fatto, la nota ufficiale del Miur, nella quale c’è una sorta di riconoscimento della “regionalizzazione” del valore limite degli alunni per mantenere in vita un’istituzione scolastica (1000 alunni e 600 alunni per i casi specificatamente previsti), C’è, dunque, da parte del Ministero dell’Istruzione, la facoltà di procedere gradualmente al dimensionamento e di valutare casi particolari, pur tenendo ferma la media dei 600 alunni”.
Secondo il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, “nel quadro del metodo e delle scelte fatte per l’approvazione del piano abbiamo operato proprio aggregando e rafforzando gli Istituti comprensivi nei grandi centri. In questo modo abbiamo favorito e tutelato, nel contempo, quelli delle realtà più piccole, in un’ottica di pluralità di scelte formative nelle diverse comunità locali – hanno aggiunto il presidente – privilegiando accorpamenti tendenti alla salvaguardia delle istituzioni già dimensionate. Si è passati infatti da 10 a 7 dirigenze a Potenza, da 3 a 2 a Lavello e Lauria, dimezzando infine quelle di Venosa, Melfi e Senise, tenuto conto delle soppressioni delle direzioni didattiche e delle scuole medie; operazione che ha consentito di garantire autonomia ad Istituti comprensivi in comuni territorialmente marginali e con difficoltà di collegamenti a centri più popolati. Il tutto centrando in pieno il limite medio dei 600 alunni, riguardo ai comuni montani, considerando una popolazione studentesca di 34844 alunni del primo ciclo e omnicomprensivi distribuiti in 58 istituzioni scolastiche. Proprio il perfetto equilibrio su cui si regge il piano, rende complicato pensare ad un eventuale aumento delle dirigenze”.
Capuano ha chiesto di conoscere quali siano le ragioni “per le quali i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza della strada provinciale 48, eseguiti non più di due anni fa, non hanno dato la giusta risposta alla richiesta di sicurezza dei cittadini, visto che grosse parti del manto stradale già presentano gravissimi problemi. Vorrei anche sapere se l’Ente provinciale intenda o meno provvedere all’istallazione della segnaletica prevista – ha aggiunto Capuano – e i tempi di realizzazione della stessa e cosa intenda fare la Provincia per ristabilire la sicurezza di un’arteria molto trafficata per la presenza del polo industriale di San Nicola di Melfi”.
Nella replica, l’assessore alla Viabilità Nicola Valluzzi ha spiegato “che l’arteria dal chilometro 7 al chilometro 19 non presenta problemi e criticità e che gli interventi realizzati, compresa la segnaletica, sono risultati efficaci rispetto agli obiettivi perseguiti. Invece, sui primi 7 chilometri, a distanza di due anni dalla esecuzione dei lavori, ma in realtà già dopo qualche mese, in alcuni tratti limitati il manto stradale ha manifestato delle fratture e degli ammaloramenti, causati probabilmente da un difetto di regimentazione delle acque e dai molteplici accessi che riversano terriccio e fanghiglia sulla sede stradale, in concomitanza con eventi meteorici. Detti ammaloramenti saranno oggetto di ripristino con sfondamento della fondazione stradale e risagoma del manto bituminoso – ha continuato Valluzzi – non appena le temperature consentiranno l’esecuzione delle lavorazioni, ed in ogni caso entro la prossima primavera. Infine, dal chilometro 19 al 24,500, in direzione Rocchetta Sant’Antonio, da molti anni l’arteria era chiusa al transito, per la presenza di due grossi movimenti franosi che ne inibivano l’accesso. Nel progetto di variante, approvato all’inizio dell’autunno – ha concluso l’assessore – sono stati inseriti gli interventi di consolidamento con pali e terre armate, le cui lavorazioni sono iniziate e attualmente sospese, in coincidenza con la stagione invernale. Una volta completate le opere, la strada sarà totalmente ammodernata e riaperta al transito, anche per quest’ultimo tratto”.
Infine, il presidente del Consiglio Palmiro Sacco ha comunicato che a partire da gennaio, a Potenza, nelle tre sedi della Provincia, sarà attivata la fibra ottica. (r.a.)

BAS 05

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