Il consigliere provinciale Gerardo Ferretti è stato eletto questa mattina all'unanimità presidente della sesta commissione consiliare permanente alle Politiche per la tutela ambientale, aree protette, protezione civile e forestazione.
"In un momento così difficile per le Province, considero questo incarico una sorta di obbligo morale nei confronti delle comunità, soprattutto per la importanza che le questioni ambientali hanno assunto in Basilicata negli ultimi anni. È per queste ragioni – ha spiegato il presidente Ferretti – che profonderò il massimo impegno per continuare l'opera iniziata da questa commissione, alla quale va il mio più sentito ringraziamento, in particolare al vicepresidente Severino Notarfrancesco che ne ha condotto finora i lavori con serietà ed imparzialità". Parole condivise da tutti gli intervenuti (Tommaso Samela, Angelo Lamboglia, Antonio Rossino, Antonio Murano, Michele Destino) che hanno espresso un forte ringraziamento al vicepresidente Notarfrancesco e hanno fatto gli auguri al nuovo presidente Ferretti.
Nel corso dello stesso incontro è intervenuto il presidente Nicola Pagliuca, che ha illustrato il percorso seguito dalla commissione d'inchiesta su Fenice, la quale ha concluso ufficialmente l'attività il 31 ottobre scorso ma che ha ottenuto dal Consiglio regionale la possibilità di riunirsi ancora in attesa della relazione tecnica di supporto del Cnr Basilicata.
“Dovremmo avere questa relazione entro il 15 dicembre prossimo. Dopo quella data potrò fornire un quadro più chiaro e completo della vicenda Fenice, per la cui soluzione credo sia molto importante la collaborazione istituzionale. Il lavoro della commissione d’inchiesta si è concentrato da un lato in una ricerca e in uno studio approfondito di tutta la fase, soprattutto amministrativa, precedente alla nascita del termovalorizzatore – ha spiegato Pagliuca – dall’altro sulle attività vere e proprie dell’impianto. Abbiamo mantenuto e manteniamo tuttora il massimo riserbo sulle attività svolte. È chiaro che la questione Fenice rappresenta un test utile ad aprire anche altre finestre per monitorare situazioni simili sul territorio e vigilare affinché in questa regione ci sia uno sviluppo controllato”.
Posizione condivisa dalla sesta commissione consiliare che ha ringraziato Pagliuca, invitandolo già per un prossimo incontro, subito dopo la conclusione dei lavori del Cnr e sollecitando, in particolare, che l'attività utilizzata per garantire trasparenza sul caso Fenice diventi un prototipo di comportamento da replicare per tutte le altre situazioni di criticità ambientali presenti sul territorio. (r.a.)
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