''L’iniziativa avviata dal Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, in qualità di componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi, per rafforzare funzionalità e servizi dei Centri per l’Impiego, ha una ricaduta positiva anche per la prosecuzione dell’attività dei nostri nove Centri per l’Impiego in attività in provincia di Potenza”. E’ il commento del consigliere provinciale Vittorio Prinzi (Idv) sull’esito dell’incontro Upi con il sottosegretario al Lavoro Carlo Dell'Aringa sull'utilizzo delle risorse che arriveranno all'Italia dal fondo Youth Guarantee.
“Nessuno può sottovalutare i problemi di funzionamento dei Centri per l’Impiego gestiti dalle Province che sono oltre 550, con circa 6.600 persone tra dipendenti ed esperti che svolgono nel Paese le funzioni di erogazione dei servizi per l'informazione, l'orientamento e l'inserimento al lavoro. Si tratta di esperienze sui territori provinciali molto differenti tra loro ma – aggiunge Prinzi – riguardanti il 47% dei cittadini disoccupati, i quali ricevono un servizio dai centri per l'impiego, che sono diversi dalle agenzie private, e oltre all'intermediazione del lavoro si occupano pure di assistere i disoccupati per l'erogazione dei sussidi e svolgono tutti gli adempimenti necessari per aziende e lavoratori al momento dell'assunzione. A livello regionale, la quota di persone in cerca di lavoro che si sono rivolte a un servizio pubblico per l'impiego supera l'80% nella maggior parte delle regioni meridionali (anche se la percentuale è al di sotto in Basilicata), con l'aggiunta della Toscana (81,4%). Da sottolineare è il dato che vede quasi un occupato su due contattare un Cpi in quattro regioni del Mezzogiorno: Molise, Sardegna, Basilicata e Sicilia, dato in linea con quello del 2011".
"Le comparazioni effettuate per conto della Commissione Europea mostrano come le quattro regioni (insieme alle Province autonome di Trento e Bolzano) che hanno performance del mercato del lavoro che rafforzano le potenzialità economiche e tutelano le condizioni occupazionale sono l'Emilia Romagna e più staccate la Toscana, il Veneto ed il Piemonte. In queste quattro regioni le politiche del mercato del lavoro hanno un denominatore comune: si appoggiano a servizi provinciali con caratteristiche chiare e ben definite, con una determinata gamma di servizi. Queste esperienze – conclude Prinzi – dimostrano che in provincia di Potenza possiamo fare meglio nei servizi da offrire a chi è senza lavoro”.
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