Prov. Pz, Prinzi (Idv) su ospedale di Villa d’Agri

“Mentre in queste ore si accavallano notizie di chiusura dei cosiddetti mini-ospedali mitigate in qualche modo da un impegno, per ora solo formale, del Ministro alla Salute Balduzzi ad evitare cosidette “chiusure automatiche” è necessario tenere alta l’attenzione delle istituzioni regionale, provinciale e locali e dell’intera opinione pubblica sulle sorti dell’ospedale di Villa d’Agri”.
A sostenerlo è il consigliere provinciale di Potenza e dirigente regionale di IdV Vittorio Prinzi ricordando che “la struttura ospedaliera è comunque interessata dalla sciagurata ipotesi di interruzione dell’attività del Punto Nascita, reparto di ostetricia e ginecologia, con ripercussioni su Pediatria ed altri servizi ospedalieri, che nonostante l’importante impegno, assunto di recente dall’Assessore regionale alla Salute Martorano a sostegno della richiesta di deroga rispetto ai parametri ragionieristici ministeriali, richiede ancora certezze per la prosecuzione dell’attività. Si tratta di ridare serenità agli operatori, medici e non, alle donne, alle famiglie residenti nei comuni della Valle. Per il momento – continua Prinzi – non ci rassicura la nuova soglia di posti letto necessari a scongiurare la chiusura degli ospedali che sarebbe stata individuata dal Ministro Balduzzi e che potrebbe scendere a 80 posti letto. Semmai motivo in più per ottenere il più rapidamente possibile ed ufficialmente la deroga per il Punto Nascita che altrimenti farebbe abbassare l’attuale dotazione a Villa d’Agri di poco superiore ai 100 posti letto. Le nuove attività di chirurgia ambulatoriale e il potenziamento dei servizi sempre in day-hospital e comunque in ambulatori, a quanto pare – evidenzia l’esponente di IdV – non sono sufficienti e né rientrano nei rigidi parametri di cosiddetta efficienza della speda ospedaliera alla base dell’operazione spending review sanità del Governo Monti.
"La questione, senza girarci intorno, riguarda quali compiti e funzioni si intende dare complessivamente all’ospedale zonale di Villa d’Agri, definendoli e concordandoli innanzitutto con gli amministratori locali e le organizzazioni più rappresentative degli utenti. In proposito – conclude il dirigente di IdV – la riorganizzazione dei cosiddetti piccoli ospedali non può essere uno spauracchio da agitare di volta in volta nei confronti di comunità locali per procedere senza un criterio strategico di programmazione sul territorio a chiusure di reparti o sospensione di attività, facendo trovare i cittadini di fronte al fatto compiuto. L’Ospedale di Villa d’Agri, oltre a svolgere rilevanti funzioni di tutela della salute in un territorio particolare, e quindi a rappresentare un presidio sanitario rispetto alle note problematiche diffuse con l’estrazione, la ricerca di petrolio e l’attività del Centro Oli di Viggiano, rafforzando la prevenzione specie delle malattie tumorali, ha dato prova nel corso degli anni di erogare servizi di eccellenza, perché piccolo ospedale non può essere assimilato all’equazione uguale sprechi".

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