Prov. Pz., Pace (Pdl): preoccupazione su futuro Cras

“Ho letto la denuncia di Fare Ambiente Basilicata, relativa allo stato di difficoltà in cui versa il Cras della Provincia di Potenza, struttura che opera dal 2004, per mano della cooperativa Novaterra. Ho cercato di acquisire informazioni attraverso l’interlocuzione con operatori e Provincia, al fine di conoscere la questione e poter intervenire a salvaguardia di uno strumento importante per la tutela ambientale della nostra Regione”. A dichiararlo Aurelio Pace,      Coordinatore gruppi di minoranza alla Provincia di Potenza
“Da fine luglio il Cras – continua Pace – non può più accogliere animali selvatici. E’ da sempre questo il compito di questo importante centro di recupero che, nonostante le notevoli difficoltà economiche, negli ultimi anni è diventato un punto di riferimento per tutto il territorio Provinciale e non solo. Sono oltre 200 gli uccelli di ogni specie che ogni anno vengono accolti nel centro, per la maggior parte rapaci. Il vero punto di forza è che  si è riusciti ad avere una media di reintroduzioni molto elevata, vicina al 70 per cento.
Non essendo uno zoo (le visite sono effettuabili ad offerta libera) non stacca biglietti e comunque ciò non basterebbe ad autofinanziarsi, ecco perché è stata da sempre fondamentale la presenza della Provincia di Potenza per la struttura. Una presenza non particolarmente onerosa che noi riteniamo opportuna e produttiva.
In verità servirà uno sforzo economico superiore da parte delle istituzioni. Da quattro anni il Cras sopravvive con circa diecimila euro annui, quando ne servirebbero più del doppio.
La struttura, non potendo sostenere materialmente più questa situazione, non effettua “momentaneamente” ricoveri, per il dispiacere dei tanti cittadini che ritrovano esemplari anche rari di uccelli e non hanno più dove portarli. Della stessa impotenza vivono gli agenti del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Provinciale che vedono privarsi di uno strumento importante per la loro azione.
Al momento la struttura ospita 2 gufi, 5 poiane, un’aquila dei serpenti, 4 gheppi, 2 nibbi bruni, un falco di palude, 5 nibbi reali, 2 testuggini di Hermann e decine di tartarughe esotiche.
Di questi solo pochi esemplari possono tornare liberi in tempi brevi, altri hanno bisogno di radiografie ed operazioni il prima possibile.
Abbiamo avviato una interlocuzione con il competente assessorato provinciale che ci ha assicurato interessamento e definizione in tempi brevi della annosa questione. Monitoreremo la vicenda sollecitati dai tanti amici che hanno a cuore le sorti di una struttura utile, economica e coerente con gli scopi di una Regione verde”.

bas 06

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