Sono state tre le votazioni che hanno permesso di rieleggere in seno alla Provincia di Potenza l’Ufficio di Presidenza composto da Palmiro Sacco (presidente), Donato Sperduto (vicepresidente) e Romano Cupparo (vicepresidente vicario).
Le prime due votazioni hanno avuto un’unica unanime convergenza sui nominativi, mentre per il vicepresidente vicario in lizza c’era anche il nome del consigliere Giuseppe Morero che ha ottenuto tre voti (quelli dell’Intergruppo di Centro) contro i cinque (del PdL) per Cupparo.
“Considerati gli ottimi rapporti e la grande esperienza politica di Cupparo, che riveste tale incarico da ben 13 anni, è stata solo una questione di ‘principio politico’ a portare i consiglieri Costanzo (coordinatore dell’Intergruppo Mpa-Fli-UdC), Libonati e Morero a convergere su un altro nominativo, non essendoci stato alcun precedente tavolo programmatico di minoranza. Il ruolo di vicepresidente vicario – sostengono i rappresentanti dell’Intergruppo di Centro- dovrebbe essere espressione dell’opposizione e pertanto il nome andava discusso e condiviso da tutti. Ai consiglieri dell’IdC non è piaciuto il ruolo di ‘prima donna’ del PdL che ha tentato di dettare e imporre le regole più che dimostrare volontà di collaborare per svolgere al meglio il ruolo amministrativo".
I consiglieri Libonati, Costanzo e Morero, in linea con quanto comunicato in fase di costituzione dell’Intergruppo, ribadiscono ancora una volta la propria posizione in seno alla Provincia: “si resta al centro pur guardando alla maggioranza di governo. Non una questione di chissà quali celati interessi – concludono – ma semplicemente un’opportunità di collaborazione per migliorare la macchina politica provinciale, garantendo ai cittadini un’adeguata ed oculata gestione della cosa pubblica, sconfessando ogni tipo di ‘politica degli inciuci e del consociativismo’ e perseguendo una linea di accordi condivisi per il solo bene di chi ha riposto fiducia nel loro mandato politico”.
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