“Quella del confronto e della partecipazione con i soggetti della rappresentanza economica e sociale è la strada che la Provincia intende continuare a percorrere, al fine di attuare, attraverso un percorso condiviso, la strategia Europa 2020, i cui principali pilastri sono la crescita intelligente, promuovendo la conoscenza, l’innovazione, l’istruzione e la società digitale; la crescita sostenibile, rendendo la nostra produzione più efficiente sotto il profilo dell’ uso delle risorse, rilanciando nel contempo la nostra competitività; la crescita inclusiva, incentivando la partecipazione al mercato del lavoro, l’acquisizione di competenze e la lotta alle povertà”.
Con queste parole il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha aperto l’incontro svoltosi questa mattina nella sede dell’Ente di via Di Giura, con le rappresentanze economiche e sociali.
“Come già la conferenza stampa di inizio anno, l’incontro odierno – ha spiegato Lacorazza,– rappresenta un momento importante per misurare gli impegni assunti nella relazione programmatica di inizio consiliatura e i risultati conseguiti, sempre nell’ottica della massima trasparenza e della partecipazione dei cittadini e dei protagonisti del mondo economico e sociale, con cui vogliamo instaurare un rapporto credibile e democratico”. L’azione dell’Amministrazione provinciale, sin dall’inizio della consiliatura, è stata mirata ad affrontare alcuni principali punti di debolezza di carattere locale tra cui la trappola demografica e la bassa densità di popolazione (la presenza di un territorio provinciale esteso circa 6.500 km2 e con un numero di abitanti di circa 385.000) e la presenza sul territorio di piccoli e piccolissimi comuni (33% al di sotto dei 1500 abitanti, 24% tra i 1500 e i 2500 abitanti, 24% tra i 2500 e i 5000 abitanti e 17% tra i 5000 e i 1500 abitanti).
“Tutti elementi questi – ha continuato Lacorazza – che devono confluire e rappresentare il nucleo del Piano strutturale provinciale (Psp) che dovrà delineare la Basilicata del futuro. Una regione più vicina a se stessa, grazie al rafforzamento del reticolo di viabilità interna e a una maggiore qualità dei servizi del trasporto pubblico locale, in modo da alleggerire il peso imponente della scarsa densità di popolazione, sostenibile perché investe sul territorio ed è attenta alla valorizzazione del territorio e all'uso delle risorse e politiche energetiche, competitiva (efficienza P.A., formazione e saperi, mercato del lavoro, innovazione tecnologica) e solidale, ovvero capace di aiutare chi resta indietro”.
“A remare contro quest’idea di Regione vi è però un massiccio taglio agli enti locali, che si traduce per la nostra Provincia in 7,2 milioni di euro per il 2011 e 12 milioni di euro per il 2012, insostenibile nonostante le politiche di rigore sulla spesa, già avviate in questi mesi”. (r.s.)