Prosegue il percorso di sinergie comuni tra Giuliano e l'associazione lucana dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati
A Campomaggiore, presso la struttura di prima accoglienza “Lo Scoiattolo”, che proprio ieri, 21 giugno 2018, compiva i 10 anni di accoglienza e di attività, in un clima di assoluta familiarità e condivisione, alla presenza del responsabile Don Giuseppe Di Perna, degli operatori della Casa Famiglia e dei minori stranieri attualmente ospitati e di alcuni già trasferiti alla seconda accoglienza, ma intervenuti per l’occasione, il Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Vincenzo Giuliano, ed il Presidente dell’ ’Associazione Lucana dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati’, Antonietta Bellettieri, hanno firmato un Protocollo d’intesa.<br /><br />La finalità precipua e fondamentale del documento è quella di promuovere e di favorire la condivisione di percorsi e progetti comuni di inclusione, di cooperazione, di promozione all’educazione.<br /><br />La condivisione dei percorsi di accoglienza è stata definita dal Garante una “utopia necessaria, essenza dell’esistenza umana". “Solo attraverso la rete educante – ha aggiunto – si può costruire una società a misura di minore”.<br /><br />In ossequio al principio del superiore interesse del minore sancito dalla convenzione di New York ed in applicazione della legge 47 /2017 le parti si sono impegnate a collaborare per il riconoscimento al minore straniero di garanzie di inclusione vera in una comunità italiana in cui vivere dignitosamente, attraverso progetti finalizzati alle attività sociali dei minori stranieri, grazie alla possibilità di individuare famiglie disponibili all’affido e promuovendo, ad esempio, la partecipazione della Basilicata al progetto “Diffusione pratica e implementazione di attività sportive a favore di minori stranieri ospiti del sistema di accoglienza nazionale” voluto dal Comitato olimpico nazionale italiano ed il Ministero dell’Interno.<br /><br />Lo sport, quindi, quale strumento di inclusione e di integrazione dei minori stranieri presenti in Basilicata nonché momento di confronto tra giovani di diverse nazionalità.<br /><br />Dalla necessità di potenziamento della rete educativa e per favorire la crescita di una comunità educante della società nella sua complessità, le parti hanno condiviso la necessità di individuare uno spazio di supporto alle funzioni di tutori volontari, come luogo di raccordo, con le altre istituzioni presenti sul territorio, di condivisione e che possa favorire la partecipazione attiva del tutore volontario nella progettualità del percorso di inclusione del minore e garantire una maggiore presenza alle attività di integrazione dello stesso.<br />