Proposta di legge di Falotico su Gruppi acquisto solidale

Presentata, questa mattina, dal consigliere regionale Roberto Falotico la proposta di legge su “Norme per il sostegno dei gruppi d’acquisto solidale e popolare (Gasp) e per la promozione dei prodotti alimentari da filiera corta e di qualità”

“La presente proposta di legge – ha detto Falotico – intende favorire la nascita e la diffusione sul territorio regionale dei gruppi d’acquisto solidale e popolare (Gasp). Finalità di un Gasp è provvedere all'acquisto di beni e servizi cercando di realizzare una concezione più umana dell'economia, cioè più vicina alle esigenze reali dell'uomo e dell'ambiente, formulando un'etica del consumare in modo critico che unisce le persone invece di dividerle, che mette in comune tempo e risorse, invece, di tenerli separati, che porta alla condivisione invece di rinchiudere ciascuno in un proprio mondo (di consumi). Essere un Gasp, perciò, non vuole dire soltanto risparmiare acquistando in grandi quantitativi ma, soprattutto, chiedersi che cosa c'è dietro ad un determinato bene di consumo: se chi lo ha prodotto ha rispettato le risorse naturali e le persone che le hanno trasformate. Quanto del costo finale serve a pagare il lavoro e quanto invece la pubblicità e la distribuzione; qual è l'impatto sull'ambiente in termini di inquinamento, imballaggio, trasporto, fino a mettere in discussione il concetto stesso di consumo ed il modello di sviluppo che lo sorregge. Per costituire un Gasp o per entrare a farne parte non bisogna essere dei ‘duri e puri’ ma prendere coscienza della necessità di cambiare nel piccolo e voler riflettere sull'approccio da avere quando si fa la spesa”.

“I Gasp – ha spiegato Falotico – nascono dall'esigenza di cercare una alternativa ad un modo di consumare poco attento; l'obiettivo, che va ben oltre i Gasp, sarebbe in futuro poter fare a meno di questo strumento, quando vi saranno le condizioni per creare un mercato diverso. Il Gruppo d'Acquisto Solidale e Popolare si costituisce, in genere, per favorire la riflessione sui temi dell'alimentazione con prodotti biologici, l'acquisto dei prodotti stessi a prezzi accessibili e per stabilire patti fiduciari tra consumatori e produttori (soprattutto locali). Si stabilisce un "canale fiduciario" tra produttori e consumatori, alimentato dal comune interesse e definito da parametri condivisi (ad esempio le 3 P di Prodotto, Processo, Progetto). Ne consegue un aumento del livello di soddisfazione per ambedue le parti. La merce termina di essere solo prodotto e diventa anche strumento di relazione tra soggetti che, oltre ai ruoli di produttori e consumatori, mettono in gioco i propri ‘volti’ e le proprie storie. Il Gasp è caratterizzato anche con tre aggettivi: piccolo, locale e solidale. Piccolo per permettere un'organizzazione semplice e per favorire la relazione tra i soci, locale perché siamo interessati e responsabili del territorio che abitiamo e solidale tra i soci, con i produttori e con l'ambiente”.

“Un gruppo d’acquisto diventa solidale – ha detto Falotico – nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del Sud del mondo e a coloro che subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo. Ogni Gasp nasce per motivazioni proprie, spesso però alla base vi è la ricerca di una alternativa, praticabile da subito, al modello di consumo e di economia globale ora imperante. Il gruppo, forte del contributo di tutti, è un sostegno indispensabile nella ricerca di soluzioni ed informazioni e aiuta a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte e a individuare risposte “intelligenti” e non banali ai propri bisogni. La costituzione di Gasp locali sarebbe un risultato importante per sostenere i tanti piccoli agricoltori spesso minacciati da regole economiche e di distribuzione sempre più spietate e le famiglie lucane che, in tempi di mozzarelle blu e uova alla diossina, debbono fare sempre più attenzione a cosa mettono sul piatto”.

“La legge, una volta approvata – ha specificato Falotico – sosterrà i mercati locali ed i gruppi nati nella nostra regione che potranno far conto sulla possibilità di piccoli contributi finalizzati ad abbattere i costi di funzionamento, come l'affitto di una sede, la linea telefonica e piccoli strumenti di lavoro. Il testo cerca di mettere in collegamento le famiglie che si trovano ogni giorno a fare i conti con budget più ridotti con gli agricoltori locali che magari fanno buone produzioni, a volte biologiche, ma poi devono venderle a prezzi stracciati e non remunerativi sui canali della grande distribuzione. Il fatto che si tratti di una legge all'avanguardia – ha concluso il proponente della pdl – lo dimostra anche la realtà che diverse Regioni stanno procedendo in tal senso, trovando larghe convergenze in Assemblea al fine di dare finalmente attuazione a quanto previsto dall’articolo 1 commi 266 – 268 della Legge finanziaria 2008 dello Stato”.

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