Parere favorevole, a maggioranza, su programma annuale e triennale disciplina degli interventi in favore dei Lucani nel mondo. Audito il presidente della Commissione regionale, Nicola Benedetto. Si anche a Fondazione Basilicata Ricerca Biomedica
Audito nel corso dei lavori odierni della quarta Commissione consiliare (Politica sociale) riunitasi con la presidenza del consigliere Luigi Bradascio (Pp), il presidente della “Commissione regionale dei Lucani nel mondo”, Nicola Benedetto, in merito alla legge n. 16 del 2002 che concerne la “Disciplina degli interventi in favore dei lucani all’estero – Approvazione programma annuale 2015 e programma triennale 2015 – 2017”.<br /><br />Benedetto, nel sottolineare l’importanza delle azioni programmate, ha fatto presente “la sua volontà in merito alla modifica da apportare alle prossime programmazioni per ciò che riguarda i vari interventi da finalizzare in modo più esaustivo alla promozione dei prodotti lucani e, quindi, alla promozione degli scambi commerciali. A questo si aggiunge – ha specificato – una più attenta visione, per quanto concerne le nuove generazioni, ad azioni concrete per l’occupazione”. Benedetto ha, poi, ha fatto una disamina delle linee guida e degli obiettivi da conseguire che indirizzano il Piano triennale e delineato il contenuto, anche dal punto di vista economico, del Piano annuale. “La posta finanziaria per l’anno 2015 – ha affermato – ammonta complessivamente a 300.000,00 euro. Sulla base di tale cifra – ha poi riferito – il Comitato esecutivo della Commissione regionale dei Lucani nel mondo, all’unanimità ha proposto il piano delle attività a favore dei connazionali all’estero”.<br /><br />Il consigliere Rosa (Lb-Fdi) ha parlato di “polverizzazione dei contributi e di sovrapposizione di iniziative con il Dipartimento Agricoltura e l’Apt e auspicato una maggiore trasparenza nel resocontare modalità e spese di ogni singolo progetto portato a termine”. Il consigliere Spada (Pd) ha sottolineato “l’importanza di una relazione più dettagliata circa l’operato della Commissione soprattutto in relazione ai risultati conseguiti”. Il consigliere Romaniello (Gm) ha proposto un cambiamento della destinazione dei fondi, aumentando di 5.000 euro quelli destinati al “Centro Nino Calice”. Il suo emendamento è stato respinto con il voto favorevole da parte sua e dei consiglieri Rosa, Leggieri e Napoli e l’astensione dei consiglieri Mollica, Spada, Polese, Pietrantuono e Bradascio. <br /><br />Il provvedimento ha avuto il parere favorevole della maggioranza dei consiglieri. Sì di Bradascio, Benedetto, Spada, Polese, Mollica e Pietrantuono. No dei consiglieri Rosa, Leggieri, Romaniello e Napoli.<br /><br />In precedenza la Commissione aveva audito il presidente della Fondazione Basilicata Ricerca Biomedica, Achille Caputi, sulla delibera di Giunta riguardante gli “Indirizzi alle Aziende e agli Enti del Servizio sanitario regionale per l’avvio delle attività della Fondazione Basilicata Ricerca Biomedica di cui all’articolo 15 della legge regionale 8/2014”. Caputi ha fatto riferimento “ad una grossa opportunità per la Regione Basilicata con l’attuazione di un istituto che non esiste da nessuna altra parte del Paese, al quale, purtroppo, per essere operativo, manca ancora il riconoscimento giuridico. La mission della Fondazione – ha detto Caputi – è quella di avere una visione completa della evoluzione delle condizioni di salute dei lucani. Il tutto tenendo presente la preziosa realtà costituita dal Crob di Rionero che occupa una posizione di tutto rilievo nella graduatoria ministeriale riguardante gli Istituti di studio e ricerca ed è riconosciuto a livello internazionale”. Il dirigente generale del Dipartimento “Politiche della persona”, Donato Pafundi, dal canto suo, ha riferito che: “la Fondazione opererà anche con personale del Servizio sanitario regionale per progetti connessi al miglioramento dei Livelli essenziali di assistenza. Alla Regione spetterà un ruolo di regia e di coordinamento, oltre a quello di pubblicizzazione dei risultati ottenuti”.<br /><br />La Commissione sul provvedimento ha espresso parere favorevole, a maggioranza, con il consenso dei consiglieri Bradascio, Benedetto, Mollica, Pace, Pietrantuono e Polese. Astenuti i consiglieri Leggieri, Romaniello e Rosa.<br /><br />L’organismo consiliare ha, quindi, ascoltato, dopo aver già audito nelle precedenti sedute le organizzazioni sindacali, la presidente della Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Basilicata (Simeu), Margherita Maragno, e la segretaria nazionale dell’Associazione, Giovanna Esposito, sul disegno di legge concernente il “Riordino del servizio di emergenza–urgenza (118)”. Espressa contrarietà, all’unisono con le organizzazioni sindacali, nei confronti del provvedimento così come concepito. “La Simeu – ha spiegato Maragno – è una società aperta ai medici ed agli infermieri impegnati in Pronto soccorso, nell’emergenza territoriale, nelle strutture di Medicina d’urgenza e Semintensive, ovvero a tutti quelli che operano ad ogni titolo nell’ambito delle emergenze– urgenze sanitarie. La Simeu Basilicata – ha continuato – è impegnata a realizzare l’integrazione culturale, organizzativa e funzionale tra le componenti territoriali ed ospedaliere del sistema regionale delle emergenze sanitarie, promuovendo l’efficacia, l’efficienza e il miglioramento continuo della qualità dei servizi erogati nel sistema regionale dell’emergenza–urgenza. Riguardo al CREU – ha specificato Maragno – chiediamo alcune modifiche in base alle quali il Direttore deve essere scelto tra quelli che appartengono alla Dirigenza medica dell’area emergenza–urgenza; che il personale assegnato in ruolo al CREU, secondo protocolli che il responsabile dovrà condividere e sottoscrivere con le aziende ( Asm, Asp, S. Carlo), ruoti sulle varie articolazioni (CO, Postazioni territoriali, PSA, OBI e ME-U), permettendo e favorendo un’integrazione dello stesso all’interno di un Dipartimento integrato di cui facciano parte le Aziende sanitarie, le Aziende ospedaliere e lo stesso CREU. Rotazione che deve essere normata e che preveda un periodo iniziale di permanenza nella struttura presso cui si è assunti. Solo così si può ottimizzare il servizio e garantire sicurezza e qualità delle prestazioni: bisogna parlare la stessa lingua e far parte della stessa comunità; l’emergenza è una rete e come tale va strutturata. Del Comitato di coordinamento – ha proseguito Maragno – devono far parte i Direttori generali o loro delegati, pari grado del Direttore del CREU. Al controllo, infine, degli atti ed alla vigilanza della gestione deve partecipare anche il Collegio sindacale dell’Asm”. Giovanna Esposito ha definito “debole il disegno di legge, proponendone la completa rivisitazione. La Fimeu – ha sostenuto – ritiene che la centrale operativa unica della Regione Basilicata vada a configurare una Unità operativa complessa della Asl più importante della Regione e che ad essa siano attribuiti i compiti indicati nel Dpr del 27 marzo 1992, nonché la gestione dell’elisoccorso. Si ritiene, altresì, che sia costituito il DIE, Dipartimento interaziendale unico per la Basilicata, in quanto il bacino regionale corrisponde a quello provinciale o di una area vasta interaziendale, che includa il PS/OBI/ME-U/semintensiva della AO San Carlo di Potenza. La Regione deve provvedere allo schema di regolamento del DIE con particolare attenzione alle modalità di rotazione del personale della emergenza preospedaliera nei PS anche in accordo alla Deliberazione della Regione Basilicata n. 1537/2009 e alle modalità di nomina del Capodipartimento che deve essere scelto tra i Direttori delle UO che in esso confluiscono. Il Coordinamento Regionale dell’Emergenza deve essere costituito su indicazione dell’Assessorato alla Sanità e vi devono partecipare i Direttori generali o delegati delle Aziende sanitarie ed ospedaliere che insistono sul territorio regionale, il direttore del DIE, della CO118, i direttori delle UO di PS-OBI e ME-U/ semintensiva, nonché le figure previste dal Dpr 27 marzo 1992 e successivo atto d’intesa Stato-Regioni 1996 e deve rappresentare l’organo di consultazione dell’Assessorato stesso”.<br /><br />La Commissione ha, quindi, rinviato la discussione sul provvedimento riguardante il “Programma regionale triennale per lo sviluppo dello sport 2014-2016” per l’assenza della dirigente del Dipartimento politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Maria Rosaria Sabia e l’analisi del disegno di legge su “Disposizioni in materia di patrimonio culturale, finalizzate alla valorizzazione, gestione e fruizione dei beni materiali ed immateriali della Regione Basilicata”.<br /><br />Su proposta del consigliere Polese, rinviato, anche, l’esame della proposta di legge sul “Contrasto al disagio sociale mediante l’utilizzo di eccedenze alimentari e non”, d’iniziativa dei consiglieri Polese, Cifarelli, Spada e Robortella. La pdl con i relativi emendamenti sarà esaminata nel corso della prossima seduta della Commissione.<br /><br />Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Luigi Bradascio (Pp), i consiglieri Gianni Rosa (Lb-Fdi), Paolo Galante (Ri), Francesco Mollica (Udc), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Achille Spada e Mario Polese (Pd), Nicola Benedetto (Cd), Francesco Pietrantuono (Psi), Gianni Leggieri (M5s), Michele Napoli (Pdl-Fi).