Processo su trivellopoli, interrogazione di Perrino

Il consigliere regionale del Movimento cinque stelle fa riferimento alla delibera di costituzione di parte civile della Regione Basilicata, che considera poco chiara, e chiede al presidente Pittella di relazionare in aula

&ldquo;Il 6 ottobre scorso si &egrave; celebrata la prima udienza del processo su trivellopoli, l&rsquo;inchiesta che pare aver scoperchiato un pentolone verminoso dell&rsquo;indotto petrolifero. Sono oltre 70 i soggetti (tra cui 10 le societ&agrave;) comparse davanti ai giudici. Oltre agli ormai nomi noti come Rosaria Vicino (il &lsquo;capo dei capi&rsquo; di Corleto Perticara), Gianluca Gemelli (faccendiere e compagno dell&rsquo;ex ministro Guidi) e Vincenzo Robortella (consigliere regionale premiato con la presidenza della Commissione ambiente), tra gli imputati anche i tre ex-direttori dell&#39;Arpab (Vincenzo Sigillito, Raffaele Vita ed Aldo Schiassi), e due dirigenti regionali, Salvatore Lambiase (ex dirigente dell&rsquo;ufficio compatibilit&agrave; ambientale) e Donato Viggiano (ex dirigente generale del Dipartimento Ambiente)&rdquo;.<br /><br />Lo afferma il consigliere regionale del M5s che in proposito ha presentato una interrogazione.<br /><br />&ldquo;Tra i soggetti che, invece, si ritengono parte lesa e, per questo, si sono costituiti parte civile &ndash; continua -&nbsp; dovrebbe esserci anche la Regione Basilicata che, tramite una delibera datata 3 ottobre 2016, ha autorizzato il suo presidente a costituirsi in giudizio in rappresentanza della Regione stessa nel procedimento penale pendente presso il tribunale di Potenza, ufficio del Gip&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La delibera &ndash; aggiunge – non &egrave; il massimo della chiarezza: non appare riconducibile con certezza al processo cos&igrave; detto &lsquo;petrolgate&rsquo; e non &egrave; dato sapere nei confronti di quali imputati la Regione Basilicata si sia effettivamente costituita. Secondo notizie di stampa (&lsquo;Il Quotidiano di Basilicata&rsquo; dell&rsquo;8 ottobre 2016), la Regione si sarebbe costituita nei confronti di tutti gli imputati (incluso il consigliere regionale Robortella) fatta eccezione proprio per i dirigenti regionali Lambiase e Viggiano. E&rsquo; importante essere trasparenti anche su questo punto: la Regione Basilicata, quale ente territoriale rappresentativo della comunit&agrave; lucana, &egrave; parte danneggiata nell&#39;ambito dell&rsquo;evidenziato procedimento penale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Come evidenziato dalla giurisprudenza della Corte di cassazione&nbsp; &ndash; scrive Perrino -&nbsp; un ente locale ha diritto, previa costituzione di parte civile, al risarcimento dei danni ogni qualvolta vengano intaccati o menomati interessi collettivi connessi alla tutela ambientale del territorio e, in generale, del bene &lsquo;ambiente&rsquo; (motivazioni che hanno spinto la sindaca di Pisticci, Viviana Verri, a costituirsi parte civile nel procedimento). Urge quindi un chiarimento da parte del presidente Pittella per fugare qualsiasi dubbio sulla costituzione di parte civile o presunta tale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Vi &egrave; stata o meno&nbsp; – chiede Perrino – la quantificazione dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dalla Regione Basilicata? Vi sono altri dipendenti regionali imputati nel processo? Quali sono i provvedimenti disciplinari adottati nei confronti dei dipendenti regionali sino ad ora noti?&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Pittella &ndash; conclude Perrino -&nbsp; si faccia coraggio e venga a dettagliare in aula, magari durante quella famosa seduta durante la quale si dovr&agrave; discutere esclusivamente della riapertura del Cova&rdquo;.&nbsp;<br /><br />

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