“Prima di allarmare le comunità di Senise e del Senisese, come sta facendo il Pdl di Senise in merito al finanziamento con i Fondi Fas che consentirà il raddoppio della condotta del Sinni al servizio della Puglia, è piuttosto il caso di riprendere il confronto sull’uso delle risorse idriche di Monte Cotugno tra le due istituzioni regionali, al quale associare, come sto sollecitando da tempo, anche la Provincia di Potenza”. E’ quanto sostiene il presidente del Gruppo IdV alla Provincia di Potenza Vittorio Prinzi. “Del resto – continua – ha fatto bene il Presidente della Giunta De Filippo a sgombrare ogni tentativo demagogico di soffiare sul fuoco del legittimo malessere che si registra nell’area Senisese ricordando che spetta comunque al Comitato Istituzionale delle due Regioni stabilire l’eventuale incremento del trasferimento di acqua alla Puglia. Altra cosa è invece chiedere una verifica dello stato di attuazione del Programma Speciale Senise per il quale al di là del pregevole tentativo di identificare il territorio in un marchio, la questione centrale riguarda come far sentire il territorio e quindi autonomie locali (Provincia compresa) e residenti protagonisti di un processo di sviluppo ed occupazione che sinora, nonostante i finanziamenti erogati, sia pure con inspiegabile lentezza, non ha dato i risultati sperati. Una corsia preferenziale pertanto deve essere garantita nei finanziamenti derivanti dalle royalties dell’acqua della diga di Montecotugno e delle sorgenti del comprensorio a ditte individuali e piccole imprese di ogni settore produttivo, senza sottovalutare quello per noi più rilevante che è l’agroalimentare, e ad evitare la desertificazione dei centri storici. L’esperienza di gestione delle royalties del petrolio dovrebbe insegnarci che polverizzare le risorse e quindi ripartirle, nel caso del petrolio ad oltre 30 Comuni e per l’acqua tra Sarmento-Senisese-Pollino in una quindicina, non dà buoni risultati mentre solo il finanziamento di progetti intercomunali e comprensoriali può dare per ogni barile di greggio estratto dall’Eni e per ogni litro di acqua ceduto alla Regione Puglia quel valore non solo monetario necessario a creare posti di lavoro. Infine – dice Prinzi – il progetto di nuova condotta del Sinni che richiede tempi non certo ravvicinati è l’occasione per ridiscutere con la Regione Puglia adeguamento delle royalties sull’acqua, ulteriori benefici diretti ed indiretti per il Senisese e ogni altra questione come sempre nell’ottica della cooperazione tra comunità meridionali”.
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