Si è tenuto nella sede dell’Associazione “Bene Comune”, a Viggiano, un incontro-dibattito su “Emigrazione e storie di vita”, che ha suscitato notevole interesse e al quale hanno partecipato numerosi cittadini, grazie alla presenza di un emigrato da Viggiano nel Venezuela, Pasquale Lombardi, che ha raccontato la sua permanenza ed attività imprenditoriale in quel Paese, oggi in condizioni socio-economiche particolarmente difficili.
Ad introdurre l’incontro il presidente dell’Associazione, Vittorio Prinzi, il quale ha sottolineato che "gli emigrati lucani, sparsi in ogni parte del mondo, vanno non solo ricordati con manifestazioni, monumenti, musei…, ma considerati e resi parte integrante e viva della nostra comunità regionale e delle nostre tante comunità locali, perché costituiscono un vero patrimonio di memorie, di esperienze, di affetti e di relazioni umane, culturali e sociali. Oltretutto, verso di loro abbiamo un debito di riconoscenza, non solo perché il loro esodo ha consentito condizioni di vita migliori a coloro che sono rimasti in patria, ma hanno anche contribuito notevolmente, con il loro spirito di sacrificio e le loro capacità nel mondo del lavoro, al progresso dei Paesi di destinazione e dato lustro al loro Paese d’origine, ottenendo per sé e le loro famiglie benessere e notorietà.
Oggi, poiché l’Italia da Paese d’emigrazione si è trasformata in Paese d’immigrazione, spesso si rischia, da un lato, di porre in secondo piano la questione ancora tristemente attuale dell’emigrazione, che colpisce soprattutto i giovani laureati, costretti a “vendere” le loro intelligenze e la loro formazione all’estero, e, dall’altro, di far cadere nell’oblio la storia dell’emigrazione, ovvero le tante storie dei nostri emigrati, uno straordinario patrimonio umano, antropologico e sociale, da utilizzare come veicolo dell’identità italiana e lucana nel mondo. E questo incontro, organizzato dall’Associazione, intende contribuire proprio a scongiurare tale rischio, coinvolgendo emigrati che possano raccontare le loro esperienze di vita, come Pasquale Lombardi, che da oltre 50 anni vive nel Venezuela".
Prinzi ha ricordato, poi, alcuni dati del massiccio flusso migratorio che ha riguardato la Basilicata e Viggiano dal periodo preunitario, con una migrazione temporanea e di mestiere (come i ramai della Valle del Noce e i suonatori d’arpa, appunto, di Viggiano), fino al secondo dopoguerra del secolo scorso, periodo nel quale (1946-1979) lasciarono la Basilicata ben 250 mila persone e Viggiano oltre 1.500 abitanti, di cui 1.300 diretti in Australia.
Bas 05