Il commento del consigliere regionale durante la chiusura della campagna elettorale. “La nostra forza è l'unità, oggi e nelle sfide che verranno”
“Recuperare il senso di fiducia tra di noi e aprire all'esterno con entusiasmo e coraggio nelle scelte. Queste le azioni con cui continuare il viaggio del Partito democratico che vive domani una tappa importante. Magari accelerando”. Così il consigliere regionale (Pd), Mario Polese, durante la chiusura della campagna elettorale, tenutasi a Potenza venerdì 28 aprile, e che terminerà domenica con l’elezione del prossimo segretario nazionale del Pd.<br /><br />“Matteo Renzi, dopo la sconfitta del 4 dicembre, – afferma Polese – ha cambiato i toni e azzerato il clima dello scontro, come si è notato alla manifestazione del Lingotto di Torino e durante tutta questa campagna elettorale fatta di periferie e di incontri con i cittadini. La mia generazione confluita nel Pd e che ha quindi alla base una cultura realmente democratica che supera le tradizionali impostazioni ideologiche fondativi del nostro partito, trova solo in Matteo Renzi e in Maurizio Martina risposte concrete ad un bisogno di politica giovane intellettualmente ma anche anagraficamente. Sono queste le caratteristiche che in un' epoca post-ideologica fanno la differenza e rendono Matteo Renzi il miglior segretario possibile in un partito che deve diventare un partito-movimento, una rete di associazioni e di focus tematici con una forte mobilità cognitiva. Un partito più tematico che territoriale, una punta di diamante, polo attrattivo per tutte le altre realtà e sigle come ci sta insegnando la Francia, con Emmanuel Macron, in questi giorni. La lotta è oggi tra le coalizioni progressiste e quelle antigovernative. Il Pd, dal 30 aprile in poi, dovrà esser il punto nevralgico di questo nuovo modo di intendere gli assetti politici internazionali”.<br /><br />“E’ stata una campagna elettorale – commenta il consigliere regionale - iniziata con la sottoscrizione del documento Labdem a Roma assieme al presidente S&D del PE, Gianni Pittella, a sostegno della mozione congressuale di Matteo Renzi, dove si chiedeva un impegno valoriale: eguaglianza, lotta all’ingiustizia a favore di solidarietà e diritti civili e che ha portato ad una collegialità. Se oggi, infatti, abbiamo un ticket Renzi-Martina una parte del merito va anche al lavoro svolto da Gianni Pittella”.<br /><br />“Sostengo, quindi convintamente – conclude Polese – le ragioni della mozione Renzi-Martina perché penso che il ticket dei quarantenni rappresenti speranza vera per una generazione che non accetta più di stare dietro le quinte e vuole invece diventare protagonista. Confido molto anche nel portato di diversità che le altre due mozioni sapranno aggiungere ad un partito che io non voglio mono pensiero perché la nostra forza è l'unità, oggi e nelle sfide che verranno. L'avversario che ci aspetta è lì fuori e si chiama demagogia. Buon voto”.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />