Prima giornata Congresso dei geologi di Basilicata

Si sono aperti oggi i lavori del 1° congresso dei Geologi di Basilicata sui temi della “Ricerca, Sviluppo ed Utilizzo delle Fonti Fossili: il ruolo del geologo”. Il presidente dell’Ordine, Raffaele Nardone ha sottolineato – rendono noto gli organizzatori – che il geologo può e deve diventare un mediatore tra le esigenze dell’ambiente e quelle dello sviluppo economico dei territori. Il direttore del Parco dell’Appennino Lucano, Vincenzo Fogliano, ha detto come il confronto costante e costruttivo con le compagnie petrolifere sia fondamentale per costruire assieme percorsi legislativi ed autorizzativi che tengano conto dell’impatto delle estrazioni su un territorio così ricco di biodiversità. Nel corso della prima sessione è stato analizzato lo stato dell’arte della ricerca di idrocarburi in Basilicata e in altre regioni d’Italia, mettendo a confronto le diverse esperienze con particolare riferimento alla Regione Sicilia che, al pari della Basilicata, rappresenta un luogo di grande interesse dal punto di vista petrolifero e gas anche con estrazioni off-shore. Etta Patacca e Paolo Scandone, dell’Università degli Studi di Pisa, hanno illustrato il contributo dell’esplorazione petrolifera alla conoscenza geologica della Basilicata. Scandone ha dichiarato che “senza i risultati dell’esplorazione petrolifera, non avremmo capito granchè della struttura profonda dell’Appennino, contribuendo in maniera sostanziale ad affrontare le problematiche legate al rischio sismico”. “Oggi i Geologi di Basilicata hanno dato una prova di disponibilità al paese – ha concluso Nardone – non solo alla Basilicata ma all’intero paese, perchè hanno messo a confronto esperienze che possono portare a soluzioni e contributi per accrescere la cultura geologica nel territorio”.

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