Prevenzione per rischio sismico, interrogazione di Mazzeo

Il vicepresidente del Consiglio regionale intende sapere se sia stato avviato un sistema di monitoraggio e un censimento del patrimonio edilizio

“Ai terremoti non v’è rimedio alcuno. Se il cielo ci minaccia con le folgori, pure si trova scampo nelle caverne…. Ma contro i terremoti non vale la fuga, non giovano nascondigli… ” scriveva Francesco Petrarca dopo il devastante terremoto del 1349. A ricordare la citazione il Vicepresidente del Consiglio regionale, Enrico Mazzeo.
“Gli ultimi eventi sismici verificatisi prima a L’Aquila e nelle ultime settimane in Emilia e Romagna – sottolinea – mi hanno indotto a presentare una interrogazione al Presidente della Giunta per conoscere se, alla luce di questi avvenimenti, la Regione Basilicata abbia o meno avviato un sistema di monitoraggio e un censimento del patrimonio edilizio e dello stato di conservazione degli edifici pubblici (ospedali, scuole, uffici, chiese,…etc), con priorità nelle zone classificate ad alta pericolosità sismica”.

“Sarebbe oltremodo utile sapere – dichiara Mazzeo – se è stato redatto, da parte delle Amministrazioni comunali della regione, il piano di protezione civile comunale” per avere un quadro preciso della situazione e poter, di conseguenza, pianificare adeguati e qualificati interventi. Personalmente sono convinto che i cittadini e le popolazioni tutte vadano informate in merito ai sistemi di prevenzione ed interventi messi in atto dalla istituzione regionale, anche predisponendo idonei esercizi di simulazioni dei piani di evacuazione. Ricordo che nella zona del Pollino dall’autunno 2010 ad oggi sono state registrate più di 1000 scosse, a dimostrazione che il territorio della dorsale appenninica, della quale è interessata per ampia zona la Basilicata, è zona di alta attività sismica”.

“E’ vero che i terremoti non si possono prevedere, ma è altrettanto certo – conclude il Vicepresidente – che un’adeguata prevenzione ed una specifica ‘cultura’ del terremoto può servire, all’occorrenza, a salvare vite umane”.

    Condividi l'articolo su: