Lacorazza: “Un’associazione fra i Comuni sedi dei parchi e delle fondazioni farebbe della Basilicata il più grande parco culturale, che potrebbe tra l’altro sviluppare un piano per la promozione e la fruizione del paesaggio culturale”
“Associare le eccellenze culturali, produttive e ambientali presenti sul territorio lucano in una rete finalizzata alla tutela ed alla fruizione corretta del paesaggio culturale ed alla conservazione e valorizzazione delle identità culturali e produttive locali, nella prospettiva di Matera capitale europea della cultura per il 2019. Un po’ come avrebbe voluto Rocco Truncellito, che ha speso tutte le sue energie per il Parco letterario intitolato ad Isabella Morra, diventando il punto di riferimento di importanti manifestazioni culturali per il territorio”.<br /><br />Con il ricordo di Rocco Truncellito, medico e animatore della Pro Loco di Valsinni, scomparso prematuramente una settimana fa, Piero Lacorazza ha richiamato l’obiettivo del progetto “Matera Italia 2019. Basilicata Parco Culturale”, che è stato presentato oggi a Roma nel caffè letterario del Palazzo dei Congressi dell’Eur nell’ambito della Fiera della piccola e media editoria “Più libri, più liberi”. A discuterne, oltre al presidente del Consiglio regionale, il giornalista Rocco Brancati, lo scrittore Raffaele Nigro, la dirigente della Regione Patrizia Minardi, il segretario generale della società Dante Alighieri, Alessandro Masi, il capo di gabinetto del ministro dei Beni Culturali, Giampaolo D’Andrea e il presidente dei Parchi letterari italiani, Stanislao De Marsanich.<br /><br />“Attraverso la costituzione di un unico parco culturale – ha spiegato Lacorazza – si può davvero potenziare l'offerta turistico – culturale valorizzando, con azioni congiunte, il paesaggio e il patrimonio storico – artistico, tramite l'ideazione e la realizzazione di un itinerario turistico dedicato, che metta in rete i siti di interesse culturale e paesaggistico presenti nei diversi territori, migliorandone la fruizione pubblica Questo approccio metodologico consente inoltre di mettere in relazione la componente naturale del paesaggio lucano con quella descrittiva fatta dai diversi autori, cui sono intitolati i diversi parchi letterari e le fondazioni, fornendo validi indizi per tracciare le evoluzioni del paesaggio nel tempo e consentirne la conservazione. E nelle sedi dei Parchi sarebbe opportuno anche costruire una ‘via del libro’, con un piccolo angolo per le case editrici lucane e le loro preziose produzioni”.<br /><br />Una iniziativa, con la partnership di Regione, Unibas, Mibact, Ibam Cnt, società Dante Alighieri e Paesaggio culturale italiano srl, che nasce da un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale il 22 aprile 2014, che impegnava la Giunta regionale a creare le condizioni per realizzare “un articolato sistema diffuso e integrato delle fondazioni e dei parchi letterari che possa diventare rete di opportunità per gli operatori del settore, per il turismo culturale e per la qualità della vita dei territori”. E che potrebbe interessare gli organismi che operano ad Aliano (Parco letterario Levi), Tursi (Parco letterario Pierro), Valsinni (Parco letterario Morra), Montemurro (Fondazione Sinisgalli), Avigliano (Fondazione Gianturco), Rionero (Fondazione Fortunato), Melfi (Fondazione Nitti e Parco letterario Federico II), Montemurro (Fondazione Sinisgalli) e Palazzo S. Gervasio (Ente morale D’Errico), ma anche le analoghe iniziative di cui si valuta la possibilità di realizzazione a Tricarico (Parco letterario Scotellaro), Venosa (Parco letterario Orazio) e Brienza (Parco letterario Pagano).<br /><br />“L’obiettivo – ha detto ancora Lacorazza – è anche quello di coinvolgere i Comuni che ospitano sul proprio territorio le sedi dei parchi e delle fondazioni nella gestione dei servizi culturali. Ogni parco e fondazione deve conservare la sua autonomia, ma un’associazione fra questi Comuni, non per continuità territoriale ma per funzionalità 'culturale', farebbe della Basilicata il più grande parco culturale, che potrebbe tra l’altro sviluppare un piano per la promozione e la fruizione del paesaggio culturale, così come previsto dalla legge regionale recentemente approvata”.