Povertà, Rosa: “Il sistema assistenziale ha fallito”

Il capogruppo Lb-Fdi: “La classe politica che ci governa non ha la minima idea del problema. Bisognerebbe interrogarsi se l’assistenzialismo, effettuato tramite i Copes e che oggi si vuole rinnovare con il reddito di cittadinanza, sia la soluzione”

&ldquo;Montanelli diceva che la sinistra ama talmente i poveri che ogni volta che va al governo li aumenta. E i dati preoccupanti diffusi dalla Caritas di Melfi-Rapolla-Venosa lo confermano&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo di Lb-Fdi, Gianni Rosa che precisa: &ldquo;Questi dati, molto spesso mistificati da chi vuole trarre solo benefici elettorali, non sono presi ad input per risolvere il problema povert&agrave;. L&rsquo;incremento delle persone che ricorrono agli aiuti messi in campo dalla Caritas deve spingere la classe politica a prendere finalmente coscienza che il sistema assistenziale alimentato in questi anni ha fallito&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ovviamente &ndash; aggiunge Rosa -, siamo consapevoli che la classe politica che ci governa non ha la bench&eacute; minima idea del problema se, qualche tempo fa il Presidente della Regione ha orgogliosamente affermato di aver ridotto &lsquo;il tasso di povert&agrave; &hellip; dal 50 al 37 per cento nel solo 2015&rsquo;. Questa dichiarazione ci d&agrave; il portato di quanto chi dovrebbe porre rimedio ai problemi della Basilicata non conosce neanche i termini di questi problemi. In pratica Pittella ha dapprima paragonato la Basilicata ai Paesi da terzo mondo, quale l&rsquo;Uganda (50%), e poi ha dichiarato di averci fatto arrivare, in meno di due anni ad avere lo stesso livello del Benin (37%). Insomma Pittella ha praticamente ammesso di non aver neanche letto gli ultimi dati dell&rsquo;Istat. Per lui, un lLucano su due era povero nel 2013. Cosa che non &egrave; mai accaduta nella storia della Basilicata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Insomma, mentre le organizzazioni che si occupano di aiutare, anche psicologicamente, i lucani poveri lanciano l&rsquo;allarme &ndash; afferma il capogruppo di Lb-Fdi, c&rsquo;&egrave; chi pensa, mentendo, di acquisire consenso sparando numeri a caso. Vero &egrave; che dal quadro che ha presentato la Caritas emergono due questioni serie: il numero di italiani che fanno richiesta di aiuti &egrave; superiore a quello degli stranieri e aumentano i pensionati e i lavoratori precari. &Egrave; ovvio che a questo punto, se si volesse veramente cercare di risolvere il problema, bisognerebbe interrogarsi se l&rsquo;assistenzialismo, effettuato tramite i Copes e che oggi si vuole rinnovare con il reddito di cittadinanza, sia la soluzione. Noi riteniamo di no, proprio alla luce del quadro che emerge dagli ultimi dati: questi redditi aumentano il precariato, che non risolve il problema povert&agrave;. Ne &egrave; dimostrazione che, tra il 2013 e il 2014, la povert&agrave; relativa &egrave; aumentata dal 24,3% al 25,5% (e questi sono dati Istat). Inoltre non concorrono al reddito ai fini pensionistici&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Insomma &ndash; conclude Rosa -, l&rsquo;assistenzialismo aumenta il precariato e diminuisce le pensioni. Da qui a vent&rsquo;anni avremmo solo pensioni minime. &Egrave; ovvio che, fintanto saremo governati da persone che non conoscono i reali problemi della Basilicata, nulla potr&agrave; risollevare la nostra terra dalla condizione in cui ci hanno fatto sprofondare quarant&rsquo;anni di centrosinistra&rdquo;.<br />&nbsp;

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