I lavoratori della Giustizia terranno nella giornata di domani 13 ottobre, dalle ore 9.00 alle ore 11.00, un’assemblea davanti al Palazzo di Giustizia di Potenza, in contemporanea con i Palazzi di Giustizia di altre Regioni, per sollecitare il Ministro della Giustizia ed il Governo a mettere in campo iniziative serie per risolvere gli annosi problemi che riguardano in settore. Lo rende noto, in un comunicato stampa, Enzo Stella Brienza, Rsu Tribunale di Potenza.
“I lavoratori – si legge nella nota – lamentano il mancato rispetto da parte del Ministro Orlando del programma di riforma annunciato già nel 2014 che tra i vari punti prevedeva il sacrosanto diritto al riconoscimento del diritto alla carriera dei lavoratori giudiziari, come avvenuto in tutte le altre Pubbliche Amministrazioni, ma in particolare il riconoscimento delle reali mansioni svolte dai dipendenti degli uffici giudiziari, chiamati a sopperire le gravi carenze di organico che ormai si protraggono da anni. L’ultimo concorso è stato bandito 20 anni fa. Se si va avanti di questo passo, con il personale che ha una età media che supera i 55 anni si arriverà alla paralisi.
Oggi, invece, l’unico percorso intrapreso è stato quello della mobilità di personale da altre amministrazioni che ha originando un sentimento di indignazione e frustrazione in tutto il personale amministrativo della giustizia il quale, nonostante una accresciuta professionalità e competenza acquisita e perfezionata nel corso degli anni, si è visto superato da personale assorbito da altri enti e, allo stato, senza alcuna formazione specifica nel settore giuridico e, peraltro, con profili professionali e stipendi nettamente superiori.
E’ emblematico il caso dei barellieri della CRI assunti con il profilo di cancelliere o di colonnelli della stessa CRI assunti con il massimo grado della carriera del personale amministrativo.
E’ da questi presupposti che bisogna partire per poter comprendere la mortificazione subìta dal personale giudiziario che ha originato una serie di iniziative nate dalla base e volte a veder riconosciuti i propri diritti. L’iniziativa fa seguito ad altre analoghe tenutesi in piazze importanti come Napoli e Roma, ma ora lo scontento si sta allargando a tutti gli Uffici Giudiziari d’Italia.
La riforma della giustizia – conclude Stella Brienza – non può prescindere da questi punti. Una giustizia malata non si guarisce con i barellieri ma con professionalità e competenza, con personale magari assunto per concorso”.
bas04