"Ancor più dopo l’attacco del governo al futuro istituzionale della Basilicata non capisco a cosa serve rievocare a giorni alterni, come fa il governatore De Filippo, la storica mobilitazione popolare di Scanzano Jonico contro il sito nucleare. La riforma del titolo V non potrà avvenire se non con il nuovo Parlamento e il nuovo governo". Lo dice il segretario regionale della Dc, Giuseppe Potenza.
"La difesa della storia, della tradizione, dell’identità civile e culturale delle comunità lucane si deve fare con un insieme di azioni, iniziative e proposte credibili. I cittadini chiedono che la buona politica insieme alla riduzione delle spese, delle indennità di carica e l’abolizione di piccoli-grandi privilegi, si testimoni con comportamenti improntati alla serietà e non a chi la spara più grossa, magari immaginando una Lega Lucana". "La «clausola di supremazia» contenuta nel disegno di legge Monti-Passera non si contrasta mostrando i muscoli, sia pure non escludendo il ricorso alla protesta civile. De Filippo deve schiarirsi le idee – aggiunge Potenza – e oltre ad aggiungersi al coro dei governatori contestatori dell’operato di Monti, al quale solo qualche giorno fa è stata delegata ogni azione per la riduzione delle spese dei Consigli, ha bisogno, prioritariamente, di ritrovare la fiducia dei cittadini. L’intervento della magistratura è infine la testimonianza che quando la politica è assente, non sa autoregolamentare questioni così delicate come l’impiego dei finanziamenti politici, ci pensano i magistrati anche oltre gli aspetti di verifica della legalità".
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