“Sarà realmente possibile per i Comuni lucani terremotati del 1980 disporre dei 22 milioni di euro attribuiti dal Ministero Infrastrutture per completare la ricostruzione o dovremo attendere che la proposta del Governatore De Filippo sostenuta dalla Conferenza delle Regioni di tenerli fuori dal 'Patto di stabilità' sia accolta dal Governo? E’ un interrogativo non di poco conto e che ha un significato particolare in confronto a quanto accade in Campania dove i 51 milioni di euro messi contestualmente a disposizione sono direttamente trasferiti ai Comuni per la cooperazione sperimentata Regioni-Comuni”.
E’ quanto sostiene il segretario regionale della Dc-Libertas Giuseppe Potenza.
“Ci troviamo di fronte – aggiunge – da una parte ad una scelta della Giunta Regionale di accentrare i fondi della ricostruzione finiti nella morsa del Patto di Stabilità, come ha svelato l’arcano tempo fa il consigliere del Pdl Franco Mattia, e dall’altra ad un’ennesima campagna di stampa nazionale contro quello che viene definito lo sperpero dei terremotati meridionali che contribuisce ad accrescere i sentimenti dell’antipolitica. Per chi ha vissuto in prima persona il dramma terremoto 1980 e tocca con mano, a distanza di 32 anni, i problemi dei cittadini che devono portare a termine i lavori di recupero antisismico delle proprie case e dei Comuni che devono completare i comparti urbanistici danneggiati – dice Potenza – la vicenda è la riprova che l’accentramento di funzioni, competenze e fondi non ha dato i risultati sperati di snellimento delle procedure e di spesa. Si tratta di una responsabilità che offre il fianco a quanti colgono ogni occasione per sostenere la tesi del Sud e degli amministri spreconi che non meriterebbero più aiuti di Stato e dell’Ue.
bas 07