"Ieri mattina sui social network è apparsa la rappresentazione del Sindaco di Potenza come di un uomo arrampicato nella Sala degli Specchi del Teatro Stabile. Mai fotografia fu tanto folgorante – evidenzia il coordinamento cittadino di Centro Democratico in una nota – quanto il "farneticante" comunicato odierno, nel quale, senza alcun rispetto ed a conferma del suo disagio personale, lo stesso De Luca, individua alcune forze politiche del Centrosinistra, come non dialoganti e pronti a difendere un sistema politico-affaristico della precedente gestione.
Comprendiamo – aggiunge Centro democratico – che ormai è in balia di se stesso, non avendo nemmeno più i suoi quattro consiglieri comunali iniziali di cui parla e che cerchi una via di fuga, ma la mancanza di rispetto del ruolo di una forza politica come la nostra che ha sottoscritto il documento dei 24, ha votato a favore del bilancio riequilibrato, ha costruito un percorso comune dettato dal finanziamento regionale sino a difendere anche la forzatura ministeriale di concedere una proroga per presentare il bilancio riequilibrato ancor prima dei fondi regionali, che ha convinto anche il suo consigliere regionale a votare a favore, significa che ha perso di vista il suo obiettivo. Se ne faccia una ragione e torni al suo impegno professionale. Piuttosto si ricordi quello che ha detto al Tg3 addirittura una settimana fa: o faccio la giunta oggi o mi dimetto.
E la convinzione che il sindaco De Luca, avendo paura proprio di questo, non solo si consegni mani e piedi a quella parte politica (nonostante anche in privato abbia sempre smentito questa ipotesi), che registrando presenze in giunta considerate il male assoluto fino a ieri ma che veda la poltrona di primo cittadino come aspirazione di vita, ci arriva proprio da queste scelte.
Fino a ieri proprio quegli esponenti che ora sono pronti ad essere nominati assessori (ne potremmo citare almeno tre) erano la rappresentanza del governo "mafioso", del governo "dello sperpero", del governo "del malcostume" ed oggi sono pronti a ricevere invece il giusto riconoscimento per il servizio promesso.
Camaleonte della politica e non più servitore degli interessi della città, non ci potrà contrabbandare il governo di parte come di un governo di solidarietà cittadina, quello a cui eravamo interessati a partecipare anche con forme diverse dalle solite.
Manca un documento programmatico e manca una idea di città e del resto la sconfessione che arriva in diretta di quegli assessori da nominare come espressione del partito che lo ha condotto alla vittoria nel ballottaggio, porterebbe ad una ulteriore scelta di coerenza dei due rinominati e cioè alle dimissioni".
bas 02