“Mi è doveroso, come Segretario di Circolo PD, come consigliere comunale di Latronico, ma soprattutto come cittadino, evidenziare l’amarezza consequenziale alla risposta del Governo ad un’interrogazione dei Deputati Margiotta e Luongo, in merito alla vertenza con Poste Italiane.Eppure, sono passati solo pochi giorni dall’incontro tra l’ing. Sarni, AD di Poste Italiane, la rappresentanza dell’ANCI, guidata da Vito Santarsiero, e la rappresentanza della Regione, nella persona dell’assessore Vincenzo Viti”. E’ quanto dichiara Gianluca Mitidieri. “In tale incontro – continua Mitidieri – si erano individuati tempi e modalità operative per la rimodulazione dell’area del recapito da concordare con Poste, enti locali e sindacati. Soprattutto, però, i vertici dell’azienda avevano assicurato considerazione ai problemi posti dalla Regione per quanto concerne la riduzione o l’accorpamento di uffici. La Basilicata è una regione i cui problemi sono noti e la cui elencazione è così lunga, che si rischierebbe di dimenticarne qualcuno. L’unico problema che non ha risulta da decenni la caparbia volontà degli abitanti di lottare contro le avversità, sempre e comunque, dignitosamente. È anche una regione ricca di petrolio e per questo motivo i patentati hanno diritto a un bonus benzina, che, tanto per restare nel merito, ha fatto incassare alle Poste circa 5 milioni di euro. Di certo, non si pretende per questo un ringraziamento dall’azienda, ma certamente si può e si deve pretendere coerenza in relazione a quanto emerso nell’incontro del 5 settembre. Impoverire i servizi in una regione già povera di servizi significa solo ripercorrere a ritroso i tortuosi sentieri della Storia. Il declassamento del centro prioritario di Potenza, la riduzione complessiva di 50 zone di recapito, la chiusura di 16 uffici- conclude Mitidieri- sono decisioni che non saranno accettate passivamente: sono certo che, in nome della suddetta dignità lucana, la mobilitazione politica e sociale sarà pari al danno che si vuole imporre alla regione”. Bas 03