Il consigliere regionale del Pdl annuncia la presentazione, in Consiglio regionale, di una mozione per l’attuazione di una attività di contrasto alla sindrome del Burnout che costituisce un reale pericolo per gli agenti di Polizia penitenziaria
“Ho sempre sostenuto con convinzione e forza le richieste degli agenti di Polizia penitenziaria di Basilicata, che da anni denunciano i ritardi e le mancanze che riguardano le strutture carcerarie della Basilicata. Nonostante la presenza delle varie problematiche irrisolte, gli agenti di polizia penitenziaria lucani assolvono il loro dovere con uno spirito di sacrificio ed abnegazione da lodare pubblicamente”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale dal Pdl, Gianni Rosa.
“L’Ugl – riferisce Rosa – mi ha inviato per conoscenza una lettera indirizzata al presidente della Regione, Vito De Filippo, con la quale si propone l’istituzione di un servizio di counseling psicologico aziendale, psicoterapeutico e di promozione della salute per i lavoratori del settore penitenziario di Basilicata. Una richiesta che reputo importante sostenere e attuare al più presto anche nella nostra regione, seguendo, in tal modo, l’iniziativa della Regione Lazio. Oltre ad attuare un servizio di elevato valore civico – continua Rosa – si verrebbe incontro alle difficoltà dei lavoratori del settore, che sopportano carichi di lavoro abnormi ed, inoltre, possono essere esposti agli effetti della sindrome del Burnout, che molti autori identificano con lo stress lavorativo specifico delle helping professions e, infatti,ampiamente dimostrata dalla ricerca scientifica e dalla psicologia del lavoro e che colpisce le persone che esercitano professioni d'aiuto, tra le quali è compresa, appunto, quella degli agenti di Polizia penitenziaria. Spesso e giustamente, si parla sui quotidiani nazionali o attraverso le televisioni di suicidi dei detenuti, sintomo di un disagio che si vive nelle carceri italiane, ma poco si parla dei suicidi dei dipendenti della Polizia penitenziaria, dovuti proprio allo stress del Burnout, ben 7 tragici casi nella prima metà del 2012". Tra l’altro, senza voler cadere nella polemica politica – dice Rosa – occorre sottolineare come la situazione dei lavoratori del comparto penitenziario italiano sta diventando sempre più difficile e delicata, anche in considerazione dei tagli lineari del Governo Monti al comparto del Dicastero della Giustizia che certo non aiutano un settore già in affanno per la mancanza di risorse umane, di strutture adeguate e di una riorganizzazione adatta alle necessità”.
“Anche per questi motivi sono convinto – sottolinea Rosa – che la Regione Basilicata debba intervenire per quanto di sua competenza, laddove lo Stato Centrale non lo fa, o peggio, abbandona servizi di primaria importanza, il che si ripercuotono pesantemente sulla vita dei cittadini e della società. In questi casi – afferma il consigliere del Pdl – la sussidiarietà delle istituzioni più vicine ai cittadini diventa fondamentale per una maggiore coesione della società civile. Sosterrò questa civile richiesta dell’Ugl in Consiglio regionale, presentando domani una specifica mozione, poiché reputo che questi argomenti di sensibilità sociale e umana debbano essere non solo condivisi, ma sostenuti con convinzione. Sono fiducioso – conclude – che lo stesso governatore De Filippo non si sottrarrà nel dare il suo appoggio amministrativo, politico e, soprattutto, personale a questa richiesta da parte dell’Ugl di porre in essere un servizio di notevole valore in Basilicata”.