Politica lucana, Rosa: “Folino docet”

Il consigliere del Pdl commenta le dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale alla festa del Pd

“Ogni volta che il politico Folino sale in cattedra dispensa lezioni di alto profilo”. A dichiararlo il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa che aggiunge: “ieri alla festa del Pd l’ultima lezione: ‘verso la Dc nessuna offesa (qui emerge il Folino democristiano), ma anni fa dominava e controllava come oggi il Pd, unico baluardo (qui il Folino comunista) noi del Pci e i socialisti mentre ora è tutto in mano al Pd (qui il Folino brutto carattere)”.

“In estrema sintesi, provando a tradurre il ‘pensiero foliniano’ – sottolinea Rosa – ieri Dc e Pci/Psi, governo e opposizione, ‘inciuciavano’ all’ombra delle regole del pentapartito, oggi il Pd ‘banchetta’ da solo. Nulla, quindi, di quello che vuole fare intendere Folino, quasi che tema l’opposizione, rappresentata oggi in Basilicata unicamente da uomini di centro destra, negandole la capacità di controllo”.

“Lo scenario economico e sociale della Basilicata creato dalla Dc e Pci/Psi di ieri e dal Pd di oggi – prosegue il consigliere del Pdl – è noto a tutti, povertà e clientelismo in estrema sintesi, prodotti di una classe politica ‘sempre verde’ oggi in buona compagnia di ‘giovani-vecchi’ che ben hanno capito come si ‘campa’. Ricordo a me stesso, che Folino oggi è (forse) il mio presidente del Consiglio, cui è attribuito il compito di far rispettare le regole e salvaguardare le prerogative di tutti i consiglieri. In questi due anni più volte, da consigliere di minoranza assieme ai colleghi, ci siamo rivolti a lui affinché intervenisse a difesa delle nostre prerogative, negate palesemente dal ‘De Filippo & C. spa’, di cui Folino voglia o non voglia ammetterlo, è socio di maggioranza”.

“Allora – domanda Rosa – mi dica il Presidente Folino da quanti mesi in Consiglio regionale non riusciamo a discutere le mozioni presentate? Mi dica, inoltre il Presidente, perché i documenti amministrativi utili per svolgere una doverosa azione di controllo non si riescono ad avere o se si è fortunati arrivano dopo mesi, invece che nei tre giorni canonici previsti dal regolamento?
Questi – aggiunge Rosa – dei piccoli esempi per dimostrare come l’opposizione esiste ma non è messa nelle condizioni ‘normali’ di operare da una classe politica arrogante che si difende, così, dalle verità scomode. Quindi, una politica benpensante che a parole vuole la dialettica democratica con l’opposizione, ma di contro si oppone nei fatti al legittimo controllo”.

“Inoltre, è bene precisarlo visto che chiunque si diletta banalmente a sancire il ‘verbo’, l’opposizione – conclude l’esponente del Pdl – non è consociativa. L’ultimo a sostenere ciò, il collega Navazio in una sua recente intervista. Mi meraviglia come Navazio, devo osservare in perfetta assonanza con Folino, faccia di tutta l’erba un fascio, e mi chiedo come mai la sua attenzione è rivolta al centrodestra lucano mentre lui, se è ancora opposizione, dovrebbe provare a scalfire con parole e fatti proprio il Pd?”

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