"Non ci interessa commentare le primarie del centro sinistra, la loro fragilità come esercizio di democrazia. Le primarie, perlatro, portano male al Pd, finiscono sempre per diventare momento di ulteriore lacerazione, di scomposizione degli equilibri". Lo affermano, per i L@b, Grande Sud, Udc, Fare per Fermare il Declino, Piazza Pulita, Lucidamente, secondo cui "la politica è altro. E’ continuo esercizio di rappresentanza, di mediazione degli interessi, di proposta, di sintesi delle posizioni. Quando si abbandona il territorio e ci si chiude nel palazzo il risultato è la diffidenza. Lo sforzo che si deve compiere per avvicinarsi ai bisogni dei territori e delle comunità diventa enorme".
"Il L@boratorio di centro – è scritto in una nota – ha provato in questi mesi a parlare con le imprese, le famiglie, le associazioni, è stato presente in tanti comuni, con incontri sul territorio e su temi specifici. Oggi, chiudendo questa fase e provando in pochissimi giorni a sigillare le intese elettorali, sentiamo la necessità di ringraziare quanti hanno collaborato a costruire un percorso innovativo, fondato sul principio di una partecipazione consapevole e matura, sulla costruzione di una proposta critica".
Per L@b "non si rinnovano semplicemente gli uomini, serve più coraggio nel rinnovare idee e comportamenti. E’ nostra intenzione, con i partiti e gli amici che hanno condiviso la posizione dei L@B ed anche con i partiti e i movimenti fondatori del cartello elettorale 'Un’altra Basilicata è possibile', da Fratelli d’Italia e le componenti della destra sociali fino ai riformisti, a Veri Valori e alle associazioni che ci hanno accompagnato in questo percorso, definire un’alleanza strategica e politica che parta dalle regionali e vada oltre. Nessuno può incarnare la voglia di cambiare, il sogno di una nuova Basilicata se non ha nel dna i valori e i modelli culturali che sono presupposto di una catarsi sociale e politica, di uno stravolgimento di assetti e logori sistemi di potere".
bas 07