Dice Castelluccio “occorre superare le disfunzioni che riguardano l’edilizia scolastica a Policoro con l’indispensabile intervento di Governo e Regione”
Per il consigliere regionale di Forza Italia che chiama alle proprie responsabilità Governo e Regione, “l’auspicio è che i sopralluoghi agli istituti scolastici superiori di Policoro da parte del neo presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, si traducano in atti e provvedimenti concreti per superare il più rapidamente possibile disfunzioni e disagi specie per gli studenti degli istituti ‘Pitagora’ e ‘Fermi’”.<br /><br />“So bene – continua Castelluccio – che i problemi finanziari non possono essere scaricati sulla Provincia di Matera e, pertanto, è necessario intervenire in primo luogo sul Governo che con il programma dell’estate scorsa per scuole nuove, scuole sicure e scuole belle e un fondo per la Basilicata di 19,2 milioni di euro complessivi pensa, evidentemente, di aver risolto ogni problema di edilizia scolastica. Cosa che non è, come testimoniano le aule allagate in caso di pioggia e i laboratori inagibili a Policoro”.<br /><br />Il consigliere prosegue sottolineando come sia “il caso di ricordare che per il programma scuole nuove sono solo due gli interventi finanziati, rispettivamente a Tramutola e Tricarico, per appena 1,4 milioni in totale, per scuole sicure, soli 9,7 milioni complessivi (sei interventi nel Materano), e per scuole belle 246 interventi ma ciascuno si aggira intorno a poche migliaia di euro, per un totale di 8 milioni. Siamo, quindi, di fronte ad azioni inadeguate a fronteggiare la problematica più complessiva”.<br /><br />“Quanto alla Regione – afferma Castelluccio – l’ultimo piano di messa in sicurezza delle strutture e per l’adeguamento alle norme antisismiche risale allo scadere della scorsa legislatura, attraverso il ‘Programma di messa in sicurezza e di miglioramento del patrimonio scolastico regionale’, con un fondo di 35,2 milioni di euro, assegnati alla Basilicata con la delibera Cipe per il ‘Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013’. Sarebbe opportuno – conclude – verificare lo stato di attuazione del programma per capire le ragioni di ritardi ed inadempienze e se ci sono economie da reinvestire”.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />