Il presidente della seconda Commissione è convinto “che gli amministratori locali sapranno adoperarsi per una svolta nella programmazione di spesa delle royalties del petrolio”
“Il nuovo percorso annunciato per la prosecuzione del Pov (Programma Operativo Val d’Agri) allo scopo principale di affermare un metodo di programmazione comprensoriale e assumere come modello la città-comprensorio, secondo la mia proposta progettuale che risale al 2008, è sicuramente un elemento positivo che si attendeva da tempo e che adesso deve passare alla fase concreta”. E’ il commento del presidente della seconda Commissione del Consiglio regionale (Bilancio – Programmazione) Antonio Autilio (Idv) il quale aggiunge che “si concretizza l’impegno che il presidente De Filippo ha assunto l’estate scorsa alla festa di Idv a Marsiconuovo per rafforzare i rapporti di cooperazione istituzionale e quelli di solidarietà tra comunità locali che vivono problemi comuni e sono impegnate a gestire la nuova fase del Pov”.
“Sinora ha faticato ad affermarsi – continua Autilio – una visione di insieme dei problemi dei comprensori petroliferi che rischia di vanificare lo sforzo nell’attuazione degli interventi previsti dal Pov con l’obiettivo prioritario di rendere più efficaci i risultati, in termini di sviluppo locale e di nuova occupazione. Diventa perciò necessario affermare un metodo concertativo diverso che superi visioni municipalistiche costruendo percorsi di una nuova comune programmazione territoriale”.
“In attesa di individuare forme e modalità della cooperazione tra Comuni a partire dall’esperienza cui è attesa l’Area Programma Val d’Agri che ha preso il posto della Comunità Montana è utile cominciare dalle ‘piccole cose’. Sono convinto che gli amministratori locali – continua Autilio – sapranno cogliere la nuova sollecitazione e quindi adoperarsi per una svolta nella programmazione di spesa delle royalties del petrolio. Intanto come ho sostenuto nel recente dibattito in Consiglio assume un significato speciale la condivisione del presidente De Filippo delle mie proposte perchè il comprensorio della Val d’Agri, a prescindere dalle novità che verranno con l’articolo 16 del decreto liberalizzazione, possa contare, sia in termini di risorse derivanti dalle royalties che di programmi di tutela del territorio, degli insediamenti produttivi e della difesa della salute, sull’attenzione che richiede il prezzo altissimo pagato per la convivenza quotidiana con le attività petrolifere”.