Si chiama “Pisticci e Marconia per Renzi” il nome del comitato nato a sostegno della candidatura del sindaco di Firenze alle primarie che porteranno alla scelta del candidato premier per il centrosinistra. Il comitato costituito nei giorni scorsi ha eletto Antonio Malvasi come coordinatore dello stesso. Per le altre cariche, Mirna Mastronardi ricoprirà il ruolo di vice-coordinatrice e Massimo Viggiani quello di tesoriere. “Il comitato – dichiara Malvasi – al momento è costituito esclusivamente da giovani. Molte le donne che hanno deciso di lavorare in prima persona per Renzi”. “Alle accuse rivolte a Renzi dai soliti qualunquisti di turno, che vorrebbero il sindaco di Firenze privo di idee e di un programma, noi rispondiamo che non solo quel programma esiste (seppure suscettibile di ampliamento in base alle proposte che ognuno porterà nei vari comitati), ma che addirittura si tratta di un programma che si colloca molto più a sinistra di quello di altri candidati alle primarie. Qualche esempio? L’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e l’introduzione del loro finanziamento privato con strumenti simili al 5 per mille o con donazioni trasparenti, tracciabili e pubbliche; l’abolizione dei vitalizi ai parlamentari; la drastica riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo con la trasformazione di una delle due camere in un organo composto da delegati delle Regioni e da sindaci; la riduzione di tutti gli organi periferici dello Stato; l’introduzione di un sistema per risolvere le crisi bancarie a livello di unione monetaria che non accolli il peso della crisi sulle spalle dei più deboli; la destinazione delle risorse provenienti dalla lotta all’evasione fiscale verso le classi sociali meno abbienti e più deboli e la formazione di un fondo per la riduzione della pressione fiscale; l’investimento in asili nido pubblici per voltare la pagina del bassissimo tasso di natalità e dell’altrettanto bassissimo tasso di occupazione femminile; la promozione dell’accesso al lavoro delle donne che hanno superato i 55 anni; la chiara affermazione che a tutti i cittadini e a tutti i bambini debbano essere fornite le stesse opportunità, senza lasciare nessuno indietro e senza che la loro vita dipenda dalla condizione professionale e dalle disponibilità economiche delle proprie famiglie; l’impegno a garantire a chi perde il lavoro per motivi economici o organizzativi un sostegno del reddito e adeguati servizi di outplacement per la ricollocazione; il fondo di perequazione nazionale dei servizi sanitari regionali per garantire a tutti, in qualunque parte del Paese, la stessa possibilità di cura”.
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