Il capogruppo di Forza Italia: “Inaccettabile il ritardo, ad oltre un anno di distanza dall’ insediamento del Presidente Cicala, con cui non si è adeguato il regolamento interno, datato 1999, alle innovazioni del nuovo Statuto regionale”
“Non è certo la prima volta che siamo costretti ad intervenire per manifestare le nostre perplessità sull’azione istituzionale del Presidente Cicala, ma l’inspiegabile ritardo, ad oltre un anno di distanza dal suo insediamento, con cui non si è adeguato il regolamento interno, datato 1999, alle innovazioni del nuovo Statuto regionale è inaccettabile e rischia di minare la credibilità dell’intero Consiglio regionale della Basilicata, esponendolo a qualificazioni non in proporzione al suo lavoro di qualità legislativa e di impegno comunitario che tutti i consiglieri regionali, di maggioranza e di opposizione, mettono quotidianamente e con abnegazione, in opera nell’esclusivo interesse di cittadini, imprese, giovani, donne”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Francesco Piro, che sottolinea “Non tocca certo ad un quotidiano definire l’agenda dei lavori della politica regionale, ma piuttosto è compito di chi guida la massima Assise regionale assumere con responsabilità, puntualità e merito, determinazioni istituzionali adeguate ai tempi e alle nuove prerogative del Consiglio regionale chiamato a sfide strategiche per riorganizzare la Basilicata nelle traiettorie dello sviluppo, del cambiamento e del lavoro”.
“Ancor di più al centrodestra – dichiara il consigliere – è affidato il compito di velocizzare, dentro una delle crisi più drammatiche di tutti i tempi, le nuove proposte di ripresa della Basilicata e gli assessori Cupparo e Leone, ognuno per la propria competenza specifica, stanno determinando fatti positivi, accompagnando lo sforzo costante del presidente Bardi di rimettere ordine e ridare prestigio e capacità al governo della Basilicata e alla sua nuova considerazione istituzionale nel Paese e nel Mezzogiorno. Dinnanzi a tutto questo, il Presidente Cicala, irretito sempre più in una solitudine istituzionale ha dimenticato (volendo fare salva la buona fede) i compiti di garanzia, terzietà e rappresentanza a cui pure e’ chiamato ad assolvere in quanto espressione di fiducia dei gruppi consiliari”.
“Per questa ragione – conclude Piro – si dovrà procedere con la dovuta speditezza e tempestività all’allineamento del regolamento allo Statuto e riorganizzare ancora meglio le funzioni del Consiglio. Con ciò consentendo il protagonismo della politica secondo quanto detto dal nuovo Statuto in materia di prerogative dei consiglieri. Prerogative ad oggi disattese in mancanza dell’adeguamento del Regolamento interno a quanto disciplinato nella novata Carta regionale”.