La scomparsa di Nicola Cataldo, uno che sapeva difendere i deboli e non arretrare di fronte all'arbitrio e all'arroganza del potere degli agrari negli anni della lotta per la terra, che fu la prima vera riforma in Basilicata, deve servire a comprendere il passato e non solo. Il presente è carico di incertezze ma anche di mancata organizzazione del sostegno ad una proposta che guardi al futuro in termini organizzati come facevano i braccianti e i disoccupati della Basilicata di Scotellaro, di Levi e di Cataldo. Ricordare Nicola significa ripartire da quella realta'.