Piear, Romaniello: assumersi le proprie responsabilità

La dichiarazione del consigliere di Sel, Giannino Romaniello, sulle modifiche al Piano di indirizzo energetico ambientale regionale

&ldquo;Il dibattito sviluppatosi in III Commissione sulla proposta di legge presentata dal consigliere Mollica, relativa alla modifica del Piano di indirizzo energetico ambientale regionale &egrave; stato ampio, articolato e di contenuto, considerato che si trattava di tener conto di aspetti tecnico &ndash; scientifico, da una parte e di aspetti tecnico &ndash; giuridici dall&rsquo;altro. Al testo di legge &ndash; afferma Romaniello – avevo presentato un emendamento finalizzato a rendere vincolante quanto previsto dalla norma nazionale in tema di autorizzazione unica e relativi tempi per l&rsquo;emanazione della stessa da parte dei livelli istituzionali competenti che in questo caso &egrave; la Regione. La norma approvata risponde agli obiettivi alla base della proposta del consigliere Mollica e rende vincolante il rispetto di 180 giorni per il rilascio o il diniego dell&rsquo;autorizzazione unica cos&igrave; come previsto dall&rsquo;articolo 12 del decreto legislativo 387/2003. Appare veramente singolare &ndash; sostiene Romaniello – che non solo alcuni organi di stampa, ma anche alcuni consiglieri regionali abbiano potuto pensare che si potesse fare una legge contro o a favore di qualcuno. Leggi ad personam o contro personam fino ad oggi le ha fatte solo Berlusconi e le propone qualche populista per mera propaganda. Avere una cultura di governo, porsi il problema di governare processi complessi ed essere chiari nell&rsquo;avanzare proposte sensate e attuabili &egrave; uno dei principi a cui tutti coloro i quali vogliono il bene comune&nbsp; dovrebbero attenersi nella loro azione politica. Le regole non cambiano per favorire o danneggiare qualcuno, ma solo quando si prende atto dei mutati contesti sociali ed economici, avendo sempre a riferimento gli interessi generali di una comunit&agrave;, di un Paese, di una Nazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In questo caso &ndash; prosegue Romaniello – se una autocritica va fatta, attiene alla incapacit&agrave; della politica, in primis del Governo regionale di fare una verifica puntuale sullo stato di attuazione del Piear e di rivisitazione dello stesso, come pure dell&rsquo;aggiornamento delle linee guida, avendo come punto di riferimento il rispetto degli obiettivi di soglia di produzione di energia definita dal piano: essere a livello regionale autosufficienti, piuttosto che produttori di energia a prescindere dai propri fabbisogni. Relativamente alla questione Teknosolar &ndash; precisa il consigliere – per quanto mi riguarda considero dannoso per quel territorio consumare suolo agricolo, che per giunta &egrave; anche interessato ad un progetto di irrigazione,&nbsp; per un investimento di natura prettamente industriale. Essere contrari alla realizzazione di un impianto cos&igrave; importante, non deve e non pu&ograve; significare per chi ha una funzione politica, piegare alla propria volont&agrave; norme e regole da lui stesso approvate e definite. Vi sono due modi di fare politica, uno &egrave; quello di assumersi responsabilit&agrave; e costruire i necessari processi per portare avanti le proprie idee e l&rsquo;altro &egrave; quello di fare populismi e parlare delle proposte degli altri, piuttosto che averne delle proprie. Io mi ritengo fieramente, di appartenere alla prima categoria&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br />

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