Il consigliere: “Nessuno può mettere in dubbio la trasparenza del mio operato diretto solo ed esclusivamente all’interesse collettivo”
“Non ha suscitato stupore e meraviglia la dichiarazione fatta dal consigliere Leggieri in relazione alla pdl di modifica della L.R.n. 1/2010, meglio conosciuta come Piear”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale dell’Udc, Francesco Mollica sottolineando che “ancora una volta siamo di fronte ad una dubbia posizione ascrivibile ad una scarsa conoscenza della materia ‘legislativa’”.<br /><br />“Personalmente – continua Mollica – ero convinto che dopo aver cercato di trasmettere al consigliere nozioni sia legislative che politiche, lo stesso avrebbe colto la differenza tra proposta costruttiva e protesta senza proposta. Invece, a questo si sono aggiunte addirittura dichiarazioni che nulla hanno a che fare con il vero senso della pdl, evidenziando soltanto un becero ‘qualunquismo’ fine a se stesso”.<br /><br />“La modifica del Piear – spiega l’esponente dell’Udc -, nasce dall’esigenza di porre rimedio ad un ‘evidente’ errore applicativo della norma in materia energetica e non, come sostiene qualcuno, per ‘cambiare le carte in tavola a partita in corso’ nei confronti di Teknosolar Italia2 srl, che potrà ultimare il suo iter autorizzativo nel termine di 180 giorni dall’entrata in vigore della legge di modifica e che, per quanto mi riguarda, è da intendersi quale termine massimo. Ovviamente, decorsi infruttuosamente i tempi di salvaguardia per le istanze in corso (180 giorni), termini da ritenersi solari e consecutivi, indipendentemente da eventuali richieste di sospensione del procedimento, scatterà ‘automaticamente’ l’applicazione della nuova norma”.<br /><br />“Questo è quanto ho votato come emendamento in terza Commissione, organo che ha licenziato nuovamente il testo con solo questa modifica. Ovviamente, affinché nessuna ‘interpretazione’ successiva possa ingenerare confusione applicativa della norma in commento, durante il dibattito da tenersi nel prossimo Consiglio regionale, proporrò di riportare con chiarezza all’interno dell’emendamento Romaniello/Cifarelli, il termine massimo entro il quale la ‘legge si applicherà anche alle istanze in corso, che non abbiano concluso l’iter autorizzativo entro i termini sopra esposti. Sono convinto che le forze politiche che hanno approvato il testo in Commissione, convergeranno su questa mia interpretazione”.<br /><br />“E’ indiscutibile che su questa materia ci siano interessi spropositati, lo dimostrano anche le note inviate alla Commissione sia da Teknosolar Italia2 srl che da alcune associazioni datoriali, sulle quali ho già avuto modo di prendere posizione pubblicamente. Infatti, le note su citate vanno ben oltre le normali osservazioni proponibili all’attenzione degli organi legislativi regionali e tentano di inserirsi in un procedimento legislativo, che ha caratteristiche di pubblico interesse e giammai di altro, scadendo finanche in ingiustificate e squallide illazioni nei confronti, non solo del sottoscritto proponente, ma anche nei confronti di chiunque abbia ‘osato’ esprimere pareri positivi sulla questione (tra gli altri mi riferisco, ad esempio, all’attacco mediatico cui è stato sottoposto l’ing. Donato Cancellara)”.<br /><br />“Pertanto – conclude Mollica – alla luce di quanto evidenziato ed indipendentemente da fatui commenti, nessuno può mettere in dubbio la trasparenza del mio operato diretto solo ed esclusivamente all’interesse collettivo”.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />