Picerno, ingegneri su avviso esplorativo per plesso scolastico

"Grazie al tempestivo coordinamento tra Ordine degli Ingegneri di Potenza e Fondazione Inarcassa si è intervenuti rapidamente nei confronti del Comune di Picerno che ha pubblicato lunedi 11 dicembre un avviso esplorativo per manifestazione di interesse per servizi di ingegneria e architettura da effettuarsi con spirito di liberalità e gratuità per un plesso scolastico finalizzato alla partecipazione al PON 2014-2020". E' quanto dichiara l'ingegner Michelangelo Morrone il quale in una nota spiega: "L'Ordine, come sentinella sul territorio, ha raccolto e fatta sua la questione e la Fondazione ha puntualmente e immediatamente messo in campo un atto concreto di tutela dei liberi professionisti ingegneri e architetti.
L'Ordine degli Ingegneri ha interloquito subito con l'amministrazione comunale e con il responsabile dei Lavori Pubblici sia per manifestare tutte le perplessità e la contrarietà del sistema ordinistico locale e nazionale rispetto agli affidamenti gratuiti o a compensi inadeguati, sia per segnalare l'istituzione del Fondo di Garanzia per la Progettazione di Edifici Scolastici #FONDAZIONESCUOLA da parte della Fondazione Inarcassa.
Inoltre l'Ordine ha portato la vicenda all'attenzione del sistema ordinistico e previdenziale nazionali, impegnati da tempo su questo fronte per tutelare il lavoro e la dignità professionale degli ingegneri.
La stessa Fondazione Inarcassa ha, quindi, in data 14 dicembre diffidato il Comune di Picerno a ritirare l'avviso esplorativo o a emendarlo nelle parti ritenute illegittime (tra cui quella del compenso).
Il tema è di grande attualità ed è legato allo scarso organico degli uffici tecnici, alla complessità delle attività cui sono chiamati oggi i tecnici comunali, alla conclamata difficoltà a realizzare con risorse interne una progettazione di qualità in tempi ristretti, all'impossibilità per molte amministrazioni di affidare all'esterno incarichi professionali di progettazione per scarsità di risorse, al bisogno di "rincorrere" le risorse comunitarie come ultimo baluardo per interventi di miglioramento e riqualificazione del patrimonio pubblico e alla "disponibilità" (per amore del proprio territorio o per la speranza di incarichi futuri) di alcuni professionisti ad offrire gratuitamente o quasi le proprie prestazioni.
Diventa necessaria, quindi, la valorizzazione della funzione sociale degli Ordini e dei Collegi professionali che possono portare le istanze dei professionisti in ambito istituzionale nell’ottica della costruzione di una crescita economica e tecnica della comunità regionale che difficilmente si potrà prospettare senza utilizzare ogni forza presente sul territorio.
Gli Ordini e i Collegi possono contribuire scientificamente a supporto delle scelte regionali formulando alcune istanze di rapida applicabilità, per garantire un buon rapporto tra professioni e pubblica amministrazione, dotare le amministrazioni di un parco progetti di qualità in grado di per poter rispondere ai bandi regionali, nazionali ed europei.
Voglio, da ingegnere, condividere alcune riflessioni.
Le poche amministrazioni "ricche" (che hanno capacità di spesa e possono permettersi un ufficio tecnico strutturato o possono affidare all'esterno con compensi dignitosi le attività di pianificazione e progettazione) riescono a dotarsi di un parco progetti adeguato per partecipare ai bandi e ricevere i contributi per migliorare/riqualificare il patrimonio edilizio pubblico e offrire migliori servizi.
Di contro, le molte amministrazioni "povere" (che non hanno capacità di spesa e non possono permettersi un ufficio tecnico adeguato e non possono affidare all'esterno con compensi dignitosi le progettazioni) non potrebbero dotarsi di un parco progetti e quindi difficilmente partecipare ai bandi ed ottenere contributi e finanziamenti da investire sul proprio territorio, se non ricorrendo a soluzioni "fantasiose" ed "estemporanee" che molto spesso ledono la dignità professionale e sviliscono il lavoro dei professionisti
Con questi bandi a titolo gratuito si prova a "regolarizzare" e "sanare" una consolidata prassi di molte amministrazioni che in assenza di risorse per la progettazione, pur di partecipare a bandi regionali e nazionali, "costringono" i tecnici comunali a "mettere insieme quattro carte" o a firmare progetti "caduti dal cielo" (perché commissionati in maniera più o meno artificiosa o regalati in maniera più o meno fantasiosa)
Se tutte le Amministrazioni comunali potessero disporre di un adeguato Parco Piani e Progetti, potrebbero partecipare ai Bandi e agli Avvisi Regionali, Nazionali ed Europei con maggiore probabilità di successo e realizzare un maggior numero di interventi ed opere sul territorio per migliorare ed efficientare il patrimonio edilizio pubblico e offrire servizi più adeguati per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Per dotarsi di un Parco Piani e Progetti le Amministrazioni dovrebbero disporre di fondi per potenziare gli uffici tecnici o affidare con compensi adeguati le attività di pianificazione e progettazione all'esterno.
L'Ordine degli Ingegneri di Potenza, insieme agli altri Ordini delle professioni tecniche di Basilicata, ha da tempo sollecitato la Regione Basilicata (incontrando anche gli assessori Benedetto, Braia, Cifarelli e Pietrantuono) per la costituzione di un Fondo di Garanzia per la Progettazione che consentirebbe ai comuni di dotarsi di un adeguato Parco Piani e Progetti per incrementare notevolmente la capacità di spesa dei comuni a valere sui bandi nazionali ed europei.
E’ necessario, infine, sottolineare la centralità della qualità del progetto e dei professionisti coinvolti come motore dello sviluppo territoriale ed economico della nostra regione, evidenziamo inoltre che – conclude Morrone – solo una progettazione coordinata e adeguata alle esigenze socioeconomiche dei cittadini comporta un giusto impegno delle spese per massimizzare gli obiettivi di sviluppo e di crescita".

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