Il consigliere regionale del gruppo misto: “Dimensionamento scolastico, è iniziato l’assalto alla diligenza”.
“Il Piano triennale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche della Regione Basilicata 2015/2018 è stato illustrato nella quarta Commissione consiliare (Politica sociale) da parte dei dirigenti del Dipartimento regionale”. E’ quanto riferito dal consigliere regionale del gruppo misto, Giannino Romaniello.<br /><br />“Come a tutti noto – precisa Romaniello – lo stesso deve essere strutturato sulla base delle linee guida approvate dal Consiglio regionale. La proposta approdata in Commissione costruita tenendo conto di quanto predisposto dalle due Province e discusso al tavolo tecnico a cui hanno preso parte anche le organizzazioni sindacali, ha visto l’introduzione di alcune modifiche, sia rispetto al piano precedente che a quanto definito dalle Province. La Giunta ha apportato modifiche su cui, purtroppo, in sede di Commissione non è stato possibile sapere in base a quali motivazioni, come ad esempio la riduzione degli omnicomprensivi da 4 a 2, con la penalizzazione di alcuni Comuni e l’aumento di direzioni in altri. Queste modifiche, come altre apportate dalle Province rispetto all’assetto definito con il Piano 2012/2015, hanno già fatto emergere la voglia da parte di alcuni consiglieri regionali di proporre modiche ed aggiustamenti che, sicuramente, faranno molto discutere nella prossima Commissione di lunedì 19 gennaio, anche a causa del fatto che le stesse, come avvenuto nel passato rischiano di essere più finalizzate a difendere il particolare che il generale. A tale riguardo, la proposta di superamento dell’omnicomprensivo di Viggianello apportata dalla Giunta, come quella che circola da parte di alcuni di spostare la direzione di Lagopesole a Filiano, quando la popolazione scolastica delle frazioni di Avigliano è di 486 e quella di Filiano di 234, sono il segno evidente di ragionamenti basati su logiche campanilistiche che sicuramente non aiutano a costruire un assetto rispettoso delle linee guida e dalle prospettive lungimiranti”.<br /><br />“Un dato poco comprensibile – a parere di Romaniello – riguarda il fatto che, pur avendo il Dipartimento, fatto richieste alle Province di tener conto nelle proposte di quanto previsto dal decreto 87/2010 e successiva circolare Ministeriale n 34 del 1 aprile 2014, in tema di opzioni (corsi specifici all’interno di indirizzi dei singoli istituti) per quanto riguarda le articolazioni scolastiche nessuna proposta è stata avanzata, pur essendo emerso questa esigenza da parte di alcune direzioni scolastiche. L’auspicio – conclude Romaniello – è che la discussione in Commissione assuma queste esigenze che vengono dal mondo della scuola e si eviti l’assalto alla diligenza da parte di tutti, considerato che l’obiettivo nostro deve essere quello di realizzare un dimensionamento scolastico finalizzato a rendere più fruibile l’offerta per gli studenti, oltre che superare ad esempio, la grave anomalia delle pluriclassi che sono il danno maggiore per i ragazzi e che purtroppo, alcune Amministrazioni, pur di mantenere le sedi scolastiche esistenti, hanno causato, non rendendosi conto del grave danno che le stesse determinano sul percorso formativo dei ragazzi”.<br /><br /><br /><br /><br />
