Per il presidente del gruppo consiliare di Sinistra, ecologia e libertà “quello approvato è un documento programmatico più che un Piano”
“L’approvazione del Piano della Salute è avvenuta con l’assenza dall’Aula dei consiglieri del gruppo Pdl. Una scelta politica sbagliata, come sbagliato è stato l’atteggiamento della Giunta e del Pd in primis che non hanno accettato l’ipotesi, da me avanzata, di tenere la discussione sul documento, ma rinviando alla prima seduta di settembre il voto su emendamenti dei consiglieri, il max emendamento della Giunta e quindi sul piano definitivo”. A sostenerlo è il capogruppo Sel, Giannino Romaniello, per il quale “si trattava di un percorso politico giusto per permettere a tutti i partiti di sviluppare la discussione al proprio interno (considerata la corposità degli emendamenti) ed evitando anche di dare alibi al centro destra che ha trovato il modo per sfilarsi da un vero confronto sul merito del Piano”.
“Quello approvato – aggiunge Romaniello – è un documento programmatico, più che un Piano. Proprio perché tale, vi sono enucleati concetti e principi valoriali condivisibili oltre che scelte sul ruolo e la missione della sanità pubblica quale perno centrale delle politiche sanitarie e socio-sanitarie della Regione. Nel dibattito – precisa Romaniello – ho evidenziato i ritardi nella riorganizzazione delle Aziende sanitarie, come pure nel recupero di efficienza specie per quanto attiene alla riduzione dei tempi per le liste di attesa. Un’altra criticità che denunciamo è la riduzione dei servizi ad assistenza sociale dovuta prevalentemente ai tagli del Governo nazionale, unitariamente alla razionalizzazione della rete ospedaliera. La scelta giusta di spostate risorse dall’ospedale al territorio – a parere del capogruppo Sel – non trova totale riscontro con la volontà di incrementare i posti letto in alcune strutture, con il rischio, inoltre, di aumentare il numero di dirigenti che, invece, vanno diminuiti insieme alla riduzione delle inefficienze. L’astensione di Sel, che pure ha visto accolti emendamenti sui capitoli riferiti alle tematiche della psichiatria, attiene a punti di merito ma, principalmente, a questioni politiche. Prima fra tutte, i gravi i ritardi nella rimodulazione dei ticket sanitari su cui Sel ha sviluppato una grande campagna pubblica, raccogliendo forte consenso sulla proposta di modifica dei ticket, legando la compartecipazione al reddito, che la Giunta ha accettato, ma a 7 mesi ancora non ha provveduto alla modifica della delibera. Approvare il piano unitamente alla modifica dei ticket avrebbe rappresentato un segnale forte ai lucani dimostrando di dare pari importanza e collegamento tra Piano e ticket”.