I documenti, che hanno ottenuto l’unanimità dei consensi dell’Assemblea, sono stati proposti dai consiglieri Cifarelli (Pd), Pace e Romaniello (Gm) e Rosa (Lb-Fdi)
Il Consiglio regionale in tema di Piano regionale dei trasporti ha approvato, all’unanimità, tre ordini del giorno. Il primo, proposto dai consiglieri Cifarelli (Pd) e Pace (Gm) impegna il Presidente e l’Assessore alle Infrastrutture e mobilità affinché “nella predisposizione dei prossimi bandi di gara si inserisca e preveda: il rispetto di tutta la normativa e delle clausole a tutela dei lavoratori; l’applicazione di tutti gli accordi aziendali di II livello vigenti al passaggio dei lavoratori ad altra azienda; l’esplicita previsione, negli articoli dei capitolati speciali di appalto, di una ‘colpa grave’, motivo di decadenza dei contratti di servizio pubblico in vigore, discendente dal mancato pagamento delle retribuzioni mensili dei lavoratori, purché non dipendenti dagli stessi; la flessibilità sulle linee”. Richiesto, altresì, l’impegno affinché “l’età media degli autobus da impiegare nel trasporto non sia superiore ai 10 anni per garantire un servizio ottimale e civile per l’utenza; che i fondi disponibili per il rinnovo del parco automezzi, quale contributo economico da parte della Regione, sia ripartito nell’anno 2017; il possibile accorpamento delle 9 unità di rete o bacini, individuate nella attuale proposta di Piano regionale di cui alla Dgr n.1092 del 2016, secondo le indicazioni dell’art riferito all’Autorità regolazione trasporti ed in linea con aggiornamenti previsti dalle norme nazionali ivi inclusi la definizione dei costi standard; che gli atti attinenti ai bandi di gara siano dotati del parere della Commissione competente”.<br /><br />Con il secondo ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Rosa (Lb-Fdi) e sottoscritto anche dai consiglieri Cifarelli (Pd) e Romaniello (Gm) si impegna la Giunta regionale “nell’attuazione del Piano trasporti, a dare priorità, stante la necessità di garantire la sicurezza degli utenti, agli interventi relativi la tratta Potenza Superiore – Avigliano Scalo – Avigliano Città”. Con il documento si ricorda che “le Fal recentemente hanno ridotto il servizio nella tratta ad un solo convoglio ferroviario presente nella Stazione di Avigliano città, eliminando in questo modo la possibilità di avere treni a seguito nel tragitto tra Avigliano Lucania e Avigliano Città e contestualmente sono state definite le modalità di scorta dei treni incrocianti nella stazione di Avigliano Lucania, tramite la presenza del capotreno comandato dal turno. Modifiche dovute alla carenza del sistema automatico di sicurezza sulla tratta”. Con il documento si fa presente, altresì, che “la tratta in questione è tra le più utilizzate, visto il corposo numero di pendolari che giornalmente ne usufruiscono” e si chiede che “l’assessore ai trasporti convochi un incontro tra Comune di Avigliano e Fal per affrontare il problema degli orari in quanto, questi, necessariamente devono essere rimodulati tenendo conto anche delle coincidenze con i treni delle Ferrovie dello Stato”.<br /><br />Il terzo ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Rosa (Lb-Fdi) e sottoscritto anche dal consigliere Cifarelli (Pd) impegna la Giunta regionale “nell’attuazione del Piano trasporti, di concerto con le Ferrovie dello Stato e con le Fal, a tenere in considerazione una serie di istanze per attenuare i disagi dei viaggiatori e precisamente: creare sulle tratte Sa-Ta, Ta-Sa e Pz-Fg un servizio integrato Treno – Freccia senza l’aggiunta di corse speciali, effettuando una semplice modifica all’orario; posticipare l’orario di partenza dell’autobus PZ306 alle 22.30 in modo da permettere ai viaggiatori di cambiare linea e raggiungere le destinazioni del Vulture-Melfese e anticipare la partenza del Regionale 12331; posticipare la partenza del Regionale 12342 (in alternativa sostituire la corsa con bus) per permettere ai residenti del Marmo Platano di prendere un mezzo di coincidenza; anticipare la partenza dell’autobus RC502 per permettere ai residenti della fascia jonica di prendere il Frecciarossa da Metaponto; anticipare di 7 minuti la partenza del Regionale 3580 al fine di permettere ai residenti di Pisticci, Ginosa, Trivigno, Albano, Grassano ecc. di prendere il Frecciarossa da Potenza, Metaponto o Ferrandina”. Sempre in tema di orari si chiede di “anticipare la partenza del 3528 per permettere ai viaggiatori di prendere la coincidenza con l’Intercity notte 758 in partenza da Foggia; prolungare fino a Foggia la corsa 3518, anche con bus, in modo da permettere ai viaggiatori di prendere il Frecciarossa 9814 direzione Milano; aggiungere una corsa nella fascia oraria 5.40-7.15 per Salerno/Napoli; istituire una coincidenza o bus Freccialink per il Frecciarossa 9549 Milano –Salerno in arrivo a Salerno alle 22.47; anticipare alle 6.00 il treno 7882 per Bella-Muro e prolungarlo a Buccino con arrivo intorno alle 7.00 in modo da intercettare il treno 7884 per Salerno/Napoli”. Con il documento, inoltre, “in virtù di un’accurata razionalizzazione del servizio e per scongiurare sprechi di risorse, si suggerisce di eliminare le sovrapposizioni tra ferro e gomma”. “Al fine di scongiurare il taglio indiscriminato di fermate, che fino ad oggi non ha prodotto alcun vantaggio significativo nei tempi di percorrenza, viene richiesta la fermata dei treni regionali in tutte le stazioni attive della rete ferroviaria regionale e l’istituzione di treni regionali veloci. Per evitare il grande problema dell’affollamento di alcuni treni, in modo particolare il 3502, 3516, 3503, 3517, composti da un’automotrice 668 in singola, viene suggerito di utilizzare in via prioritaria come materiale sempre gli ART o, in subordine, le tre automotrici 668 serie 3000 che permettono composizioni di tre vetture comandate da un solo macchinista”. “Per una migliore qualità del servizio”, infine, si suggerisce “di pubblicizzare al meglio il collegamento Fal Ferrandina Scalo-Matera; installare rete wi-fi gratuita e punto di ricarica cellulare/tablet presso la stazione di Potenza centrale; rendicontare il numero totale e le motivazioni di soppressioni/ritardi dei treni da giugno ad oggi”.<br />