Piano dimensionamento scolastico, l’intervento di Mattia

Il consigliere regionale del Pdl: “l’assessore Mastrosimone prenda atto della bocciatura e lo ritiri per avviare un reale e proficuo confronto con enti locali, forze sociali, dirigenze scolastiche”

“Le audizioni che si sono tenute in IV Commissione nella giornata di ieri di amministratori comunali e provinciali, sindacalisti e rappresentanti del mondo della scuola, le numerose prese di posizione da parte di sindaci e dirigenti scolastici di numerosi Comuni delle due Province sono una sonora bocciatura al Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche per l'anno scolastico 2011-2012 approvato dalla Giunta. L’assessore regionale alla Formazione, Rosa Mastrosimone, ne prenda atto e lo ritiri per avviare un reale e proficuo confronto con enti locali, forze sociali, dirigenze scolastiche in grado di riscrivere quasi completamente il provvedimento”. E’ il commento del consigliere regionale del Pdl, Franco Mattia, per il quale “le valutazioni di Snals, Cgil, Cisl, Uil sul metodo di interlocuzione istituzionale seguito dall’assessore sono la più sonora bocciatura dell’operato di Mastrosimone. Sono infatti i sindacati – ricorda il consigliere del Pdl – a sostenere che l’interruzione del Tavolo tecnico della Regione ha comportato una mancata condivisione circa gli obiettivi da raggiungere inficiando in tal modo la stessa garanzia di tenuta delle scuole sul territorio senza ottimizzare l’attività scolastica”.

“Sul piano politico – aggiunge Mattia – è palese l’isolamento in cui si ritrova l’Assessore difeso, a quanto pare, solo da un Assessore comunale di Matera del suo stesso partito, mentre pesanti critiche sono venute da dirigenti e sindaci di quasi tutti i partiti del centrosinistra. Con la proposta del ritiro del provvedimento – afferma ancora il consigliere regionale Mattia – abbiamo inteso offrire alla Mastrosimone una via onorevole di uscita prima di pensare ad una richiesta di dimissioni”.

Mattia, inoltre, ribadisce “l’impegno per la qualificazione dell’istruzione e della formazione dei nostri ragazzi che, come riferiscono studi ed indagini di istituti specializzati, rivelano ancora lacune nella preparazione scolastica di alcune discipline rispetto ai coetanei di altre regioni. Nella scuola dell’obbligo, a mio parere, si deve estendere ulteriormente la creazione di istituti comprensivi, i quali, raggruppando sotto la stessa direzione la scuola dell’infanzia, la scuola elementare e la scuola media, garantiscono una continuità educativa e di rapporti tra le famiglie e la scuola, e consentono soprattutto ad alcuni piccoli comuni di mantenere sul proprio territorio un presidio scolastico. Nell’istruzione secondaria superiore, invece, il duplice obiettivo da raggiungere – conclude Mattia – è quello di non ridurre l’offerta formativa e contestualmente di accrescerne la qualità anche attraverso nuovi indirizzi in grado di aprire ai giovani diplomati nuove occasioni di lavoro”.

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