Piani di promozione della regione, interrogazione di Rosa

Il consigliere del Pdl ha chiesto di conoscere “quale siano stati negli anni 2010 e 2011 i piani approvati e i relativi rapporti di monitoraggio oltre al programma previsto per il 2012 dal Tavolo di concertazione”

“Basilicata una regione da promuovere e far conoscere, un obiettivo che vede tutti concordi e favorevoli. Però, è diventato anche uno slogan usato, abusato e riproposto sempre in ogni contesto, in ogni occasione e per ogni evento che vede un lucano protagonista”. E’ il commento del consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa il quale ha presentato un’interrogazione al presidente De Filippo per conoscere “quale siano stati negli anni 2010 e 2011 i piani di promozione approvati e sopratutto i relativi rapporti di monitoraggio”.

A parere del consigliere dell’opposizione “nell’era dell’informazione continua via web, capita che tutto quello che normalmente si fa nella comunicazione e nelle pubbliche relazioni è proposto come novità o straordinaria azione di marketing culturale e territoriale, compresa la scoperta fasulla di elefanti delle guerre puniche. Oltre che portali pubblici e privati, nuovi restyling di siti, fiere all’estero e in Italia, manifestazioni cinematografiche in tutto il globo, l’elenco diventa infinito. Tutto importante? – si domanda Rosa. Forse, ma è lapalissiano che vi è bisogno di programmazione, professionalità, duro lavoro e sopratutto perseveranza poiché il mondo è vasto e pieno di tante piccole e belle regioni ognuna con le sue peculiarità; siamo lucani e amiamo la Basilicata, ma sappiamo che l’Italia è il Bel Paese per antonomasia e ne siamo una parte ma non l’unica”.

“La Giunta regionale – ricorda Rosa – con la delibera del 6 marzo 2006, la numero 272, ha istituito il ‘Tavolo di concertazione permanente sulla strategia di promozione esterna della Regione Basilicata’ con alcune importanti funzioni per far conoscere la Basilicata all’esterno. A questo organismo è delegato il compito di ‘proporre alla Giunta regionale un piano di promozione esterna della Basilicata che definisca gli obiettivi strategici che si intendono perseguire, identifichi le attività da mettere in atto …’, di ‘promuovere il raccordo e la concentrazione delle attività verso specifiche aree geografiche …’ e di ‘elaborare un rapporto di monitoraggio annuale di tutte le attività programmate …’. Un tavolo composto da figure di rilievo nella governance lucana tra i quali il Direttore generale e il dirigente ufficio immagine della presidenza della Giunta, gli amministratori unici dell’Alsia e dell’Apt, il dirigente dell’ufficio Cooperazione Euro Mediterranea e il presidente della Commissione Lucani all’Estero. Obiettivi condivisibili e da sostenere sia per un ritorno turistico nelle nostre località, spesso uniche per patrimonio storico, archeologico e naturale che per l’immagine stessa della Lucania, terra antica e ricca di cultura ma spesso misconosciuta”.
“Però – prosegue il consigliere del Pdl – sono passati ben sei anni dalla delibera 272/2006 e, trattandosi di programmazione, in questi due anni mai il Consiglio è stato interessato della questione. L’impressione che si ha è che la Basilicata abbia avuto ritorni di immagine spesso creati dall’esterno e di breve effetto mediatico. Per questo ho chiesto con un’interrogazione al presidente De Filippo quale siano stati negli anni 2010 e 2011 i piani di promozione approvati e soprattutto i relativi rapporti di monitoraggio, rapporti che dovrebbero esserci poiché ogni vero piano di comunicazione integrata e di marketing dovrebbe avere. Inoltre, si vuole conoscere cosa preveda il piano di promozione dell’anno 2012 che il Tavolo di concertazione ha sicuramente progettato nei minimi dettagli”.

“Troppo spesso in questi anni – conclude Rosa – abbiamo avuto l’impressione che l’attività di promozione non segua un filo logico e che sia basato molto sull’emotività del momento, senza una prospettiva globale e con obiettivi certi da raggiungere. Forse, per molti aspetti, è diventato solo l’ennesimo capitolo di spesa proficuo solo per pochi”.

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