Petrolio, Vaccaro (Uil): occupare manodopera locale

“E’ giunto il momento di incalzare il Ministro Passera e il direttore del’Eni Tannoia per farsi spiegare dall’esponente di Governo quanti dei 25 mila posti di lavoro stabili e addizionali previsti nella filiera italiana del petrolio sarebbero destinati in Basilicata e dal dirigente della società petrolifera come intenderebbe attuare il proclama dei 1000 posti di lavoro per dieci anni”. A sostenerlo è il segretario generale regionale della Uil Basilicata Carmine Vaccaro secondo il quale “fa bene il Presidente De Filippo a buttare acqua sul fuoco dell’entusiasmo delle comunità locali per l’occupazione nel settore petrolifero, ma fino a quando le società saranno impegnate ad estrarre il greggio il compito principale del sindacato è vigilare perché comunque avvengano assunzioni di manodopera locale. Ed è proprio quello che faremo con le imprese Bonatti ed Irem che si sono aggiudicate il mega-appalto di Tempa Rossa e dovranno assumere operai edili e figure specializzate e con l’Eni in vista dell’avvio dei lavori della quinta linea interna al Centro Oli di Viggiano. Tannoia ha parlato di una ricaduta occupazionale di non meno di 10mila unità a medio termine: è una previsione che richiede preciszioni e spiegazioni per non ingenerare ulteriori delusioni. Sulla proposta di marcia su Roma – continua il segretario Uil – mi sono già pronunciato nei giorni scorsi: ben venga qualsiasi iniziativa utile a smuovere governo e compagnie e a supportare l’azione della Regione. Si tratta di superare innanzitutto l’attuale situazione che vede nel Centro Oli di Viggiano la manodopera lucana, a malapena, supera il 33 per cento mentre nei due comprensori petroliferi della provincia di Potenza la media di lavoratori occupati a tempo indeterminato o con contratti a tempo determinato è decisamente insoddisfacente. Insieme alla Feneal e alla Uilcem continuiamo a sollecitare dalle compagnie petrolifere e dalle società concessionarie di appalti di lavori, servizi e commesse, di conoscere il piano di attività, l’elenco delle professionalità occorrenti per lo sviluppo del progetto Tempa Rossa in modo da consentire, per tempo, la programmazione e l’avvio di corsi di formazione finalizzati alle figure professionali richieste, il cronoprogramma delle nuove attività di estrazione in Val d’Agri, al pari delle misure che si intendono adottare per la tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente e del territorio, specie rispetto ad altre attività produttive esistenti.
Ma la filiera del settore petrolifero – continua – è molto lunga: dal monte, che e' appunto la trivellazione, fino ad arrivare alla raffinazione e alla commercializzazione di olii e lubrificanti. E poi ci potrebbero essere buone ricadute occupazionali in tutta la filiera, visto che nel settore, per ogni posto diretto creato, ce ne sono 1,8, quasi due, per l'indotto. Basti pensare, ad esempio, che nel settore metalmeccanico, a ogni posto creato, ne corrisponde 0,8 nell'indotto".
La Uil inoltre condivide la posizione della Regione per giungere ad un raddoppio delle royalties, di accelerare il confronto con il Governo sul Memorandum e ravvisa la necessità di rinegoziare l’ accordo con l’Eni che può essere, tra l’altro, una risposta intelligente alla riforma del federalismo fiscale che tante apprensioni sta determinando nelle regioni del Mezzogiorno, ma che per la Basilicata, grazie alle risorse energetiche, potrebbe rappresentare una grande opportunità. A parere della Uil, il necessario e doveroso intervento del Governo su questa materia non può far venir meno le responsabilità della Comunità e del Governo regionale nel promuovere una politica energetica capace di sfruttare adeguatamente questa risorsa e di puntare sull’energia rinnovabile a partire dall’eolico e in generale da tutte le altre fonti alternative, rilanciando la “mission” affidata alla Sel.

bas 06

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