"La puntata della Trasmissione di Raitre “Presa diretta” dedicata quasi interamente agli effetti dello “Sblocca Italia” sulla Basilicata in riferimento all’attività petrolifera getta a piene mani sale sulla “ferita” che nonostante il tempo trascorso non è per nulla rimarginata. Anzi, se per noi lucani i fatti sono arcinoti, l’immagine che l’inchiesta televisiva dà all’opinione pubblica nazionale è di una grave e profonda sottovalutazione da parte della Regione e della politica di tutti i rischi per la salute delle comunità locali, l’ambiente, il territorio". Lo dichiara in una nota Pietro Sanchirico, dirigente nazionale e componente segreteria regionale Centro Democratico. "Tra cose note e situazioni di ampia conoscenza, la “difesa di ufficio” dell’attuale Governatore diventa poco convincente. Il tono delle parole pronunciate è quello giusto a cui ci ha abituati con la “rivoluzione democratica” . Solo che dopo un anno non si intravedono (a parte il nuovo direttore Arpab) fatti significativi diversi da chi lo ha preceduto. L’effetto trasmissione – sostiene Sanchirico – è di riaccendere reazioni emotive da una parte e populistiche dall’altra. E’ evidente che va adeguata la strategia sinora messa in campo e che ha portato la Regione a non impugnare lo “Sblocca Italia” perché timori e problemi reali permangono tutti. La prima priorità resta quella di avvicinare la Basilicata del petrolio alla Basilicata reale e quindi alla sensibilità civica largamente diffusa che è fortemente diffidente su quanto accade per l’estrazione, la ricerca e la lavorazione del greggio. E’ di oggi la notizia che il “bonus gas” per le famiglie per una decina di comuni della Val d’Agri forse riuscirà a coprire una bolletta bimestrale. Siamo ancora ai benefici più bassi rispetto all’impatto reale con tutto ciò che “Presa diretta” ha documentato e che non si può esorcizzare".
BAS 05