“Pur apprezzando parti importanti della nuova Strategia Energetica Nazionale (a partire dalla stessa indicazione di una strategia, dopo anni di vuoto) soprattutto per quanta riguarda le scelte connesse al risparmio e all'efficienza energetica, all'aumento della produzione di energie rinnovabili e agli interventi relativi alle smart grid”, la Cgil della Basilicata “ritiene contraddittoria e sbagliata la scelta di aumentare ulteriormente ed in modo massiccio le estrazioni di idrocarburi”. È la posizione del sindacato espressa dal segretario generale della Cgil della Basilicata, Alessandro Genovesi, partecipando ai lavori del comitato direttivo della Cgil di Potenza, alla presenza del segretario nazionale della Cgil Serena Sorrentino
La Cgil “non condivide l’ipotesi considerata dal Governo di modificare l’art.117 della Costituzione nel senso di attribuire in via esclusiva allo Stato la competenza in materia di energia. La Cgil ritiene che si “contraddittoria, rispetto ad una politica di sviluppo che dovrebbe sempre di più scommettere sulla decarbonizzazione dell'economia, come ci indica la stessa Unione Europea”. Genovesi ritiene che “aumentare le trivellazioni, ridurre gli attuali limiti posti per la tutela di coste e territorio è una scelta sbagliata, anche e soprattutto se si considera il contributo che in maniera super responsabile la Basilicata e i suoi cittadini stanno già dando al sistema Paese.
“Tanto è vero e tale è il livello di responsabilità di tutti che da tempo siamo impegnati come movimento sindacale, in maniera unitaria, e in stretta sintonia con le popolazioni locali a garantire maggiori tutele per l'ambiente, la salute ed un lavoro dignitoso nel centro oli di Viggiano e altrettanto proveremo a fare per Tempa Rossa”.
“Bene hanno fatto le istituzioni locali a chiarire che, con il memorandum del 2011, si è sancito il massimo possibile di sacrificio che la Basilicata è disposta a fare. “Come Cgil Basilicata responsabilmente abbiamo deciso di provare a governare l'attuale sforzo che la nostra terra sta facendo, rivendicando tutele certe per l'ambiente e la salute e per un'occupazione stabile e di qualità, in quei territori dove l'estrazione petrolifera è già una realtà, ma non potremmo certo stare a guardare di fronte ad un sopruso che sa tanto di arroganza del Governo e dei poteri forti contro una piccola regione. Se il Governo – conclude Genovesi – vuole un’altra Scanzano ne sta, se non cambierà idea, costruendo tutte le precondizioni”.
bas 07