Pensioni, Fillea-Filca-Feneal su Ape agevolata

Fillea-Filca-Feneal di Basilicata condividono il giudizio positivo che le Confederazioni Nazionali danno sul recente accordo con il Governo sulle pensioni. Risultato non scontato che lascia intravedere diversi aspetti virtuosi su cui bisogna continuare a lavorare e che ci deve vedere impegnati per migliorare quanto già definito nella seconda fase della trattativa.”
“Dopo anni di lotta e di mobilitazioni  degli edili, sostengono i segretari regionali Carmine Lombardi, Michele La Torre ed Enzo Iacovino, l’accordo va nella direzione giusta e riconosce che non tutti i lavori sono uguali e da alcune risposte, seppur insufficienti ,al tema dei lavoratori precoci e dei lavori usuranti “.
“L’Ape Agevolata, proseguono i sindacalisti, risponde ai bisogni dei lavoratori discontinui e residenti nel mezzogiorno del paese. Naturalmente occorre stabilire il tetto di pensione netta che verrà riconosciuta a questi soggetti che non può essere inferiore ai 1.500 € mensili. In questo modo, affermano Lombardi-La Torre-Iacovino la misura diventa strutturale e favorevole per i lavoratori edili e si eviterà che a  67 anni si salga ancora sulle impalcature”.
“L’accordo, concludono i segretari del settore delle costruzioni,  deve correggere le brutture introdotte dalla  legge Fornero. Non si può stare sui cantieri a 67 anni vista la natura usurante di questo tipo di lavoro, tant’è che proprio  sugli over 60 la cifra degli infortuni è raddoppiata tra il 2015 e il 2016. Per questo Feneal-Filca-Fillea hanno indetto un’ora di sciopero nazionale per il prossimo 7 novembre”.

bas 02

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